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07 Gennaio 2022 - 07:00
Il presidente della commissione Infrastrutture Simeone: «Lì attorno tanti palazzi, poteva essere una vera tragedia»
NAPOLI. Una «relazione su quanto accaduto, vogliamo capire cosa è successo». Il presidente della commissione Mobilità e Infrastrutture Nino Simeone chiede delucidazioni in merito al crollo nella notte tra martedì e mercoledì di un’ala del Cimitero Monumentale di Poggioreale a causa di un allagamento nella seconda galleria della stazione della metropolitana destinata a collegare Poggioreale con Capodichino. A dare l’allarme, alle 6 del mattino di mercoledì, i custodi del cimitero che hanno allertato i vigili urbani. Il grosso e improvviso flusso d’acqua ha causato l’allagamento del cantiere determinando poi i danni a due cappelle dell’ossario e a circa 200 loculi e bare.
L’area è stata posta dalla Procura sotto sequestro mentre la Protezione Civile e vigili del Fuoco, hanno lavorato per mettere in sicurezza l’area, cosa non certo facile. «L’incidente si è verificato negli ultimi metri di scavo in acqua della metropolitana, dopo oltre 7 chilometri di scavo nella falda» la nota prodotta subito dopo i fatti dalla società Metropolitana di Napoli Spa che sti sta occupando dei cantieri della prossima linea dei treni in quell’area della città. «Il prossimo lunedì – afferma Simeone consigliere di Napoli Libera e recentemente riconfermato alla guida della commissione che già presiedeva nella passata amministrazione – l’assessore Edoardo Cosenza è previsto venga in commissione per parlare della viabilità in zona Lungomare. In quell’occasione è mia intenzione trattare già il tema. Vogliamo capire in quali condizioni sono gli scavi sotto soglia da 7 km per la costruzione della metropolitana e se a cedere è stato il terreno o se il crollo è dipeso da altra natura».
Simeone si mostra consapevole che, nonostante l’impatto visivo forte dei loculi danneggiati e con i defunti all’area aperta, il crollo del cimitero abbia avuto delle conseguenze tutto sommato limitate. «Poteva andare peggio, poteva davvero verificarsi una tragedia. Nei dintorni ci sono i palazzi del Rione Amicizia, sono edifici realizzati in cemento e non in muratura come credo gli altri circostanti. Sarebbe potuto capitare qualcosa di molto più grosso nonostante la gravità dei fatti siano comunque evidenti. Il tutto è preoccupante». Simeone fa anche un’altra riflessione, rimanendo in scia del ragionamento precedente. «Immaginate cosa sarebbe potuto accadere al centro storico se si fosse verificato un cedimento come quello di Poggioreale. Vanno approfondite tutte queste questioni, vogliamo capire cosa si potrà fare».
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