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11 Gennaio 2022 - 07:00
Gli esponenti del commercio e del mondo green alla riunione di commissione: «Resti liberato». L’assessore Cosenza: «No a preclusioni ideologiche, garantire flessibilità. Progetto restyling andrà avanti»
NAPOLI. Netta contrarietà alla riapertura alle auto del Lungomare. E nemmeno l’ipotesi di una Ztl, o qualcosa del genere, che consenta un passaggio veicolare in determinate fasce orarie, scalda i cuori. Tutt’altro. Associazioni di categoria, albergatori, ristoratori, mondo ambientalista e buona parte dei consiglieri comunali presenti alla commissione Mobilità e Infrastrutture di ieri giudicano nei fatti improponibile il ritorno delle vetture in via Partenope e dintorni, uno dei primissimi provvedimenti della vecchia amministrazione di Luigi de Magistris. Questo, nonostante da Palazzo San Giacomo ci sia un atteggiamento “laico’’ sulle future decisioni da prendere, come era apparso evidente sin da subito dopo l’insediamento di Gaetano Manfredi. La riunione commissione Mobilità e Infrastrutture, convocata dal presidente Nino Simeone, arriva in un momento in cui non è ancora chiaro l’intendimento del governo cittadino in carica. Tra le idee emerse nei vari interventi, utilizzare dal lunedì al venerdì la fascia oraria 7-10 per le auto, anche in considerazione del passaggio dei mezzi per la consegna merci. In alternativa, sempre e solo nei giorni feriali, 7- 12 e 16.30-18.
Proposte che restano però sullo sfondo di una idiosincrasia nel tornare indietro dalla chiusura che trova oggi il favore anche di chi, tra esercenti e commercianti o rappresentanti di categoria nel 2011 l’avversò come riconosciuto da Antonio Viola di Confesercenti. Antonino Della Notte, presidente nazionale di Aicast e titolare della pizzeria Antonio&Antonio, tra i partecipanti alla commissione, ribadisce: «Noi siamo per mantenere la chiusura del Lungomare. In questi dieci anni sono nate decine e decine di attività che creano un indotto, ci sono 1000 persone a lavorare in quell’area. Piuttosto si ponga attenzione anche alla riqualificazione di Borgo Marinari da riqualificare e Santa Lucia». Sulla stessa lunghezza d’onda la vicepresidente di Federalberghi Napoli Adele Pignata, anche lei ieri in commissione: «Da cittadina dico che il Lungomare deve essere chiuso, senza fasce orari per evitare confusione ai napoletani. Siccome ci sono le consegne merci si può pensare di indicare fornitori deve avere una fascia di orario e pensare a dei parcheggi, ma non altro». «Assoluta contrarietà alla riapertura al traffico automobilistico» di un «pezzo di città» viene espressa dalle associazioni ambientaliste quali Wwf, Legambiente, Fiab Napoli Cicloverdi, Green Italia-Campania e Gente Green. Ma nel tessuto associativo e imprenditoriale qualche distinguo c’è e forse non è un caso l’assenza di lunedì alla Sala Nugnes di via Verdi, luogo della commissione, per esempio della Confcommercio. L’assessore alla Mobilità, l’ingegnere Edoardo Cosenza (nella foto in alto), dalla sua prospettiva chiarisce di nuovo l’approccio dell’amministrazione: «L’importante è garantire flessibilità. Non c’è ideologia sull’apertura alle auto del Lungomare» cercando di rifuggire le voci circolate di decisioni già quasi pronte.
Ci sono condizioni che potrebbero determinare un cambiamento di sorta, come sottolinea Cosenza: anzitutto la garanzia di un trasporto pubblico efficiente, a partire dal miglioramento della qualità del servizio della linea 1 da garantire con i nuovi treni e l’inaugurazione della linea 6 destinata a unire l’area di Chiaia alla zona occidentale. Senza dimenticare il tanto atteso ritorno del tram sino a piazza Vittoria e poi a piazza Sannazaro, per cui si dovrà attendere almeno un altro anno almeno visto che tra progettazione esecutiva, la gara dell’affidamento e i fondi del Pnrr per 17 milioni di euro da utilizzare sono ancora lontani dal palesarsi. «Non sono stato d'accordo sulla tempistica della riapertura» visti i trasporti a singhiozzo, l’aggiunta dell’assessore. Ma ci sono altri due aspetti importanti, l’individuazione di aree parcheggio – si vaglia un vecchio progetto di piazza Vittoria e Molosiglio – e soprattutto l’avvio dei lavori di restyling del Lungomare che un finanziamento Pon Metro fissa in 13,2 milioni di euro da spendere entro il 31 dicembre 2023 a conclusione di 400 giorni di lavori. Ciò significa, per rispettare i tempi, aprire le procedure di gara entro metà 2022 e non un attimo dopo per evitare qualsiasi tipo di pericoloso ritardo. Il piano, redatto dalla vecchia giunta de Magistris, prevede fra le altre cose piste ciclabili e corsie percorribili, ecco perché Cosenza parla di «flessibilità. Nel rendering del progetto si vedono le ambulanze che passino soltanto nelle occasioni di emergenza e lascia ogni soluzione possibile, non precludendone alcuna». Un discorso simile anche per le auto che si vedono nelle grafiche, che potremmo definire uno spauracchio viste le contrarietà. «Vogliamo puntare anche sulle tecnologie per i controlli, nel finanziamento del progetto ci sono 300mila euro per l’uso di tecnologie», conclude Cosenza.
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