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11 Gennaio 2022 - 14:44
«Pazienti positivi al Covid che non ricevono alcun provvedimento di isolamento, restano liberi di uscire e quindi di trasmettere l'infezione». A denunciarlo sono i medici di famiglia della Fimmg Napoli Vincenzo Schiavo, Ciro Cozzolino, Pietro Di Girolamo e Antonio Sardu (competenti per le tre Asl della provincia di Napoli) che parlano di «una situazione surreale quanto pericolosa».
I medici Fimmg spiegano che «il sistema è saltato a causa della mancanza di un automatismo di invio dei documenti di isolamento ora che si registra un aumento fuori controllo dei casi di positività. Una volta ricevuto un tampone positivo, il paziente dovrebbe ricevere in automatico dalla piattaforma un provvedimento che impone l'isolamento, questo passaggio è invece affidato ad un ufficio che deve manualmente provvedere all'invio».
Un passaggio burocratico, denunciano i medici di famiglia, «che oggi mette seriamente a rischio la salute pubblica e, potenzialmente, favorisce la diffusione del contagio da Covid». Sui gestionali, spiega Luigi Sparano della Fimmg, «troviamo registrati nel sistema pazienti con un tampone positivo per i quali non si trova però alcun provvedimento di isolamento, e ovviamente neanche di fine isolamento. Potremmo definirle delle 'infezioni fantasma' che nascono e terminano senza che vi sia mai un reale obbligo di isolamento».
Stando ai dati stimati dalla Fimmg, in Campania circa l'80% dei positivi «non riceve alcun provvedimento, dunque, con circa 13mila nuovi positivi al giorno, i 'fantasmi' del Covid, liberi di uscire e potenzialmente di trasmettere l'infezione, sono circa 50mila». Questa situazione, denuncia Corrado Calamaro, «crea grandi problemi anche per quanto riguarda il green pass, perché questi pazienti hanno difficoltà a ricevere il certificato verde e, avendo avuto il Covid, non possono fare la vaccinazione».
I medici Fimmg fanno appello alla Regione Campania «affinché risolva il problema realizzando un automatismo per l'invio dei documenti di isolamento e di fine isolamento, evitando così che migliaia di pazienti positivi siano liberi di girare nei mezzi pubblici e in altri luoghi dove potrebbero facilmente diffondere il virus. È anche necessario che i medici di medicina generale possano partecipare al procedimento diagnostico con tamponi antigienici di ultima generazione consentendo al paziente, a fine isolamento, di ottenere il Green pass. Questo può realizzarsi solo con un accordo nazionale che veda assieme il Ministero della Salute, il sistema Ts e i medici di famiglia».
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