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Torri Aragonesi, pronta task force comunale

Torri Aragonesi, pronta task force comunale

NAPOLI. Un’«imminente azione congiunta di messa in sicurezza e pulizia» delle Torri Aragonesi e dell’area circostante, dove i topi scorrazzano attorno ai senza fissa dimora che lì trovano rifugio non avendo altro posto dove andare. Ad annunciarlo al Roma è l’assessore alla Sicurezza Antonio De Iesu. A intervenire saranno il Demanio per la cura delle torri visto che ne ha la titolarità, con la torre Brava ancora altamente instabile mentre la Torre Spinella appare in migliori condizioni. Asìa per ciò che concerne la pulizia, la bonifica e l’installazione di cassonetti per superare l’attuale degrado ambientale.

Napoli Servizi sull’aspetto della sicurezza anche tutela dei clochard. Il tutto avverrà tramite il coordinamento tra l’Assessorato alla Sicurezza guidato dallo stesso Antonio De Iesu (la sua parte la farà pure la Polizia Municipale), quello all’Urbanistica retto da Laura Lieto, all’Ambiente di cui è titolare Paolo Mancuso e alle Politiche Sociali di Luca Trapanese, con quest’ultimo chiamato ad occuparsi soprattutto dell’aspetto riguardante la tutela dei clochard presenti in via Marina spesso dopo aver ritirato il pasto alla mensa del Carmine salvo poi rimanendoci anche di notte dormendo sotto le impalcature a loro rischio e pericolo.

L’azione sarà parallela, con i vari ambiti allineati tra loro stando a quanto deciso da Palazzo San Giacomo dopo una riunione sul tema. Segno che la questione Torri Aragonesi sia dirimente, nelle scorse ore era arrivato all’amministrazione comunale un nuovo invito all’intervento da parte del consigliere di Forza Italia Domenico Brescia, autore di un report fotografico sulle Torri Aragonesi ed ex Mercato del Pesce altro luogo in cui i meno fortunati trovano rifugio.

«Poco prima di Natale – l’attacco di Brescia - gli assessori alle politiche sociali, Luca Trapanese, al decoro urbano, Laura Lieto, e alla sicurezza, Antonio De Iesu, assieme al comandante della Polizia municipale, Ciro Esposito, avevano promesso che entro fine 2021 l'area delle Torri Aragonesi sarebbe stata ripulita». In realtà poco o nulla è cambiato e si attende ora la realizzazione «imminente» di quanto preconizzato da De Iesu.

«Il degrado, con rifiuti, topi e senzatetto, non è solo delle Torri, ma di tutta l’area. Quella prospiciente piazza Mercato, è una zona molto frequentata anche dai turisti. Ed è davvero scandaloso che ai loro occhi, così come di quelli dei napoletani, si mostri uno spettacolo del genere» ha concluso Brescia.

La querelle delle Torri Aragonesi ha avuto anche risvolti giuridici. A tal proposito, tra il 2018 e il 2019 prima il Tar Campania e poi il Consiglio di Stato, a cui si aggiunge la delibera vincolante dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione del 2017 presieduta all’epoca da Raffaele Cantone, avevano accolto i ricorsi presentati dall’associazione culturale Mario Brancaccio contro il Comune e la società Uno Outdoor Srl sulla messa in atto del progetto Monumentando, voluto dall’allora amministrazione di Luigi de Magistris.

Il presidente dell’associazione culturale, Brancaccio ha spesso ricordato come la società contrattualizzata da Palazzo San Giacomo per Monumentando (importo totale dei lavori che riguardavano diversi lotti di 3,5 milioni di euro) non si fosse curata del restyling delle Torri Aragonesi nonostante nel progetto fosse contemplato anche tale aspetto. Da allora poco è cambiato e la storicità del luogo appare ancora oggi violato.

«In basso alla Spinella dove si trova la cella in cui fu rinchiusa durante il periodo della rivoluzione napoletana del 1799 Eleonora Pimentel Fonseca non si può non ricordarlo» afferma amaro Brancaccio inviando copie delle sentenze ai vari assessori coinvolti sulla questione delle Torri Aragonesi.

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