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Dal luogo di condanna per i crocifissi alla Tomba di Gesù: a Castellammare di Stabia la mostra "Come pellegrini al Santo Sepolcro"

Dal luogo di condanna per i crocifissi alla Tomba di Gesù: a Castellammare di Stabia la mostra "Come pellegrini al Santo Sepolcro"

Domani pomeriggio (17 gennaio) ore 19,30 inaugurazione dell'itinerario virtuale sui luoghi della Passione e della Resurrezione di Cristo in Terra Santa. La mostra è visitabile fino al 24 gennaio

CASTELLAMMARE DI STABIA. La messa alle ore 18,30 di domani in Cattedrale a Castellammare di Stabia sarà celebrata da Frate Sergio Galdi d'Aragona (nella foto), Commissariato Generale di Terra Santa di Napoli. Al termine della celebrazione religiosa, sarà ufficialmente inaugurata la mostra "Come Pellegrini al Santo Sepolcro", una esposizione di immagini dei luoghi del Calvario, della Crocifissione, con la Morte e Risurrezione di Gesù Cristo, eccezionalmente illustrata da Fra' Sergio Galdi d'Aragona. L'itinerario virtuale è stato creato per chi non può partire, per chi vuole rivivere un'esperienza , per chi infine si prepara al pellegrinaggio o solo sogna di recarsi a Gerusalemme. L'esposizione è composta di 14 pannelli: un ricco corredo di immagini e ricostruzioni grafiche di National Geographic. Il viaggio parte dalle origini di Gerusalemme e dalla descrizione del Golgota e delle cave di pietra circostanti, luoghi della Morte e Resurrezione di Gesù. Ma non c'è solo il passato. La mostra parla del Santo Sepolcro oggi, luogo di vita e unità, custodito da diverse comunità religiose, tra cui i francescani, che accolgono i pellegrini. A dar vita alla mostra la Luogotenenza per l'Italia Meridionale Tirrenica dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro e il Commissariato Generale di Terra Santa di Napoli.

La mostra "Come Pellegrini al Santo Sepolcro" è stata prima a Napoli, poi, a Pompei e resterà visitabile nella Cattedrale di Castellammare di Stabia fino al giorno 24 gennaio. Un grande privilegio per il popolo dei fedeli e dei viaggiatori appassionati di arte, fede e archeologia voluta dall'Arcivescovo della Diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia, monsignor Francesco Alfano, in occasione dei festeggiamenti del santo patrono di Castellammare di Stabia, San Catello che si celebra il prossimo 19 gennaio.

 

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