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17 Gennaio 2022 - 18:25
Potrebbe essere riesumata e sottoposta ad altri esami la salma del piccolo Giuseppe Dorice, il bimbo di sette anni ucciso a bastonate dal patrigno Tony Essobti Badre, il 27 gennaio 2019, a Cardito, nel Napoletano. Lo scorso 26 novembre, la seconda sezione della Corte di Assise di Napoli ha conferito un mandato a due consulenti, i dottori Maurizio Saliva e Luciano Guarnieri, di accertare la causa e l'orario della morte, attraverso l'analisi degli atti del primo e secondo grado di giudizio, quest'ultimo in corso, e anche attraverso un secondo esame autoptico.
I giudici hanno specificato, però, che la nuova autopsia debba essere presa in considerazione solo se ritenuta «assolutamente necessaria», come assolutamente necessario dovrà ritenersi anche l'esame clinico della sorellina di Giuseppe, anche lei vittima di violenti maltrattamenti.
La decisione dopo la richiesta dell'avvocato Pietro Rossi, legale di Badre, di nuovi accertamenti finalizzati a stabilire con la maggiore precisione possibile l'ora della morte di Giuseppe.
In primo grado la Corte di Assise di Napoli ha inflitto l'ergastolo a Badre mentre la madre di Giuseppe, Valentina Casa, è stata condannata a sei anni di reclusione in quanto ritenuta colpevole sotto il profilo omissivo della morte di Giuseppe, del tentato omicidio della sorellina e dei maltrattamenti perpetrati sui suoi figli. La prossima udienza è stata fissata per il 16 marzo.
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