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18 Gennaio 2022 - 07:00
Stesa dopo la furibonda rissa tra affiliati ai Percich e ai Saltalamacchia
NAPOLI. Sarebbe stata una lite tra esponenti dei gruppi Percich e Saltalamacchia, poi rientrata, a provocare la prima stesa dell’anno ai Quartieri Spagnoli: una serie di colpi d’arma da fuoco tra la zona delle “Chianche” e Montesanto, con nessun ferito e il chiaro scopo esclusivamente intimidatorio. La dimostrazione che la tregua di fine 2021 è ormai alle spalle: evidentemente i contrasti culminati nei ferimenti di Ciro Minieri e Ciro De Crescenzo (di cui scriviamo a parte) non sono gli unici ad agitare le acque tra i vicoli al centro tra via Toledo e il corso Vittorio Emanuele. Una costante nella storia della malavita organizzata dei Quartieri, caratterizzata sempre da colpi di scena e cambiamenti continui negli equilibri tra i clan. Sulla prima stesa dell’anno ai Quartieri Spagnoli sta indagando la polizia, i cui investigatori avrebbero raccolto presumibilmente da fonti confidenziali la notizia del contrasto scoppiato tra malavitosi legati al gruppo Percich e quelli vicini ai Saltalamacchia.
Anche in questo caso, come per il retroscena dell’altro focolaio di tensione in zona, non si tratta di una guerra di camorra ma di scintille provocate da una ragione specifica legata ad attività illecite: droga o estorsioni. Ma ci sarebbe un’ultima novità, anche se da confermare attraverso il monitoraggio e l’osservazione costante di quanto succede sull’intero territorio dei Quartieri. In un panorama criminale sempre più stretto tra l’Alleanza di Secondigliano e i Mazzarella, la longa manus di questi ultimi nel 2021 sarebbe di nuova arrivata ai Quartieri Spagnoli.
È più di un’ipotesi investigativa ed è stata messa nero su bianco nelle ultime mappe sulla camorra partenopea. In particolare poi, si individuano i Masiello come i principali alleati dei “mazzarelliani”. Ma non solo: un’altra novità è la presenza del gruppo Ricci-D’Amico nella parte confinante con il quartiere San Ferdinando, precisamente vicino al Pallonetto-Santa Lucia. Un rentrer a sorpresa, di cui però gli investigatori sono sicuri. Ecco alcuni passaggi dell’ultima informativa dell’anticamorra sulla parte centrale di Napoli, esclusi Forcella e Decumani. «Nei Quartieri Spagnoli permarrebbe na situazione caratterizzata dalla spiccata frammentazione nei gruppi Saltalamacchia, Masiello, Esposito (con un’alleanza tra questi ultimi tre gruppi) e Mariano, pure questi schierati accanto ai clan cittadini più importanti, in particolare ai Mazzarella ai quali sarebbe legata la famiglia Masiello. Il sodalizio retto dai Saltalamacchia gestirebbe le attività illecite a Montesanto e alla Pignasecca. Nella zona confinante con il quartiere San Ferdinando, al confine con il Pallonetto di Santa Lucia sono presenti le famiglie Ricci-D’Amico. Nell’adiacente area di Sedile di Porto, compresa tra via Mezzocannone (zona Università), Santa Chiara e Piazza Bovio, risulta operativo il clan Trongone che sembra prevalente rispetto ai contrapposti Prinno il cui capo il 17 febbraio 2021 è stato colpito da un ordine di carcerazione».
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