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18 Gennaio 2022 - 16:24
I Carabinieri del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale di Bologna, coordinati dai nuclei di Napoli, Monza, Torino e Venezia, hanno eseguito un'ordinanza di applicazione di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque persone, indagate per furti commessi ai danni del patrimonio culturale.
Il valore economico di tutti i beni sequestrati è stato stimato attorno ai 350mila euro: tra i beni sequestrati ci sono anche beni d'arte ed ecclesiastici per i quali non è stato possibile determinare la provenienza, probabilmente per la mancata denuncia da parte delle persone derubate. Il gruppo dei cinque agiva soprattutto tra l'Emilia Romagna, la Lombardia, il Piemonte e le Marche, in un periodo compreso tra il settembre del 2017 e la fine del 2018.
Le investigazioni, avviate proprio a settembre di cinque anni fa, prendono origine da un furto aggravato denunciato ai Carabinieri dell'arte bolognesi da un locale antiquario a cui erano state asportate numerose opere d'arte, tra cui 30 dipinti e numerosi beni di antiquariato, per un valore che superava i 100mila euro. Nei confronti degli arrestati, cinque soggetti pregiudicati e residenti tra le province di Brescia, Napoli e Asti, viene ipotizzato adesso il furto a vario titolo di un notevole numero di dipinti, sculture di varie dimensioni e materiali, mobili, beni e oggetti di alto antiquariato, ma anche statue raffiguranti personaggi del presepe napoletano, lampadari e altri beni d'arte.
Oltre alle cinque persone arrestate, l'indagine ha consentito di deferire in stato di libertà altre 12 persone per furti aggravati, ricettazione ed esportazione illecita di beni culturali e soprattutto, di recuperare numerosi beni d'arte, tra cui figurano 40 dipinti (su tela, tavola e rame), 14 sculture di vario genere e dimensioni e 53 beni di antiquariato (ebanisteria e beni ecclesiastici).
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