Cerca

Rissa tra gang a colpi di casco

Rissa tra gang a colpi di casco

Polveriera centro storico, botte da orbi tra decine di giovanissimi davanti all’Orientale. Residenti esasperati

NAPOLI. Movida a rischio, nuova notte di terrore nel cuore della movida del centro storico. L’ennesima rissa tra giovanissimi si è consumata all’esterno dell’Università Orientale. Uno scontro per futili motivi ha visto protagonisti due gruppi che non hanno esitato a utilizzare caschi e oggetti contundenti per colpire. Attimi di panico tra i presenti e fuggi fuggi generale prima che tornasse la calma. «È la movida violenta che oramai è triste consuetudine tra i ragazzi che sembrano incapaci di stare assieme senza menare le mani, offendere, aggredire. Dalle immagini (di alcuni video comparsi sui social, ndr) si vede anche che nessuno di loro aveva la mascherina nonostante l’enorme assembramento.

Una situazione critica alla quale si risponde con misure restrittive sugli orari e controlli serrati su licenze, occupazioni di suolo, rispetto del divieto di vendita alcolici e utilizzo delle mascherine», commenta il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli. «Siamo esasperati - dichiara A.S. a nome del comitato residenti - dal centro storico ai quartieri spagnoli, abbiamo fatto denunce ed esposti ma è servito a poco. Chiamiamo ogni sera il 113 ma nessuno si presenta. La nostra parte la facciamo ma adesso aspettiamo risposte concrete dalle istituzioni. Siamo alle porte dell’ennesima stagione estiva che, nonostante divieti e limitazioni covid che sembrano non valere in questo quartiere, sarà ancora una volta un inferno tra risse, schiamazzi e violenze». Della questione il nostro giornale era tra l’altro tornato a occuparsi proprio pochi giorni fa. È il luogo più frequentato di Napoli, ormai un cult della movida, dove si mescolano senza diffidenza culture e ceti sociali diversi.

Ma la zona dell’Orientale, in largo San Giovanni Maggiore tra palazzo Giusso e Cappella Pappacoda, è diventata pure una delle più pericolose della città tra rischio contagio Covid, furti, rapine, risse e aggressioni. Con una particolarità: la difficoltà delle forze dell’ordine a controllare perfettamente quella porzione dei vicoli dei Decumani a causa degli assembramenti e dell’oggettiva impossibilità a fendere la folla. Ma qual è il motivo del successo dell’“Orientale”, frequentato nel fine settimana da ragazzi e ragazze di Napoli e di tutta la provincia? Fa da richiamo indubbiamente, oltre al fascino e alla suggestione dei luoghi, una pratica che sta andando molto di moda da alcuni mesi soprattutto tra i minorenni: il free kiss, bacio libero. Chiunque sia disponibile a darsi un bacio, alla russa ma soprattutto alla francese, scrive la frase in qualche punto visibile del corpo o dell’abbigliamento. Va bene un bigliettino a penna attaccato, un tatuaggio delebile, qualunque cosa di scritto. Il risultato è stato eccezionale: si racconta di ragazzi e ragazze che sono tornati a casa con un bottino di 10-15 baci e in alcuni casi sarebbero nati nuovi amori e fidanzamenti. Tanto affollamento ha avuto come conseguenza l’aumento della criminalità. In particolare sono avvenuti furti a raffica di cellulari di ultimissima generazione proprio perché agevolati dalla ressa di giovani, a volte letteralmente uno addosso a un altro.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori