Tutte le novità
03 Febbraio 2022 - 07:00
È Elpidio D’Ambra, il vicino di casa: aveva avuto un malore, riconosciuto in ospedale da un medico. Il sindaco: «Le intitoleremo una strada»
GRUMO NEVANO. È durata meno di 24 ore la fuga di Elpidio D’Ambra 31 anni, fortemente indiziato dell’assassinio di Rosa Alfieri, 23 anni, trovata morta nell’abitazione del vicino, al piano terra dell’appartamento dove lei viveva con la famiglia. Dopo l’omicidio il 31enne aveva fatto perdere le tracce. Le indagini, condotte dai carabinieri della caserma di Grumo Nevano agli ordini del comandante Gennaro d’Alesio e coordinate dal capitano Andrea Coratza della compagnia dell’Arma di Giugliano, erano scattate immediatamente con una imponente caccia all’uomo. Presidiati aeroporto, ingresso autostradale e stazioni ferroviarie temendo una fuga all’estero. E proprio partendo dalla visioni delle immagini della stazione di Frattamaggiore – Grumo i militari hanno rilevato che D’Ambra aveva preso il treno in direzione Napoli. Anche la zona del Casertano, dove l’uomo ha parenti, è stata messa sotto osservazione con decine di pattuglie di carabinieri e di poliziotti. La sua foto è stata distribuita e fatta circolare ovunque. Il tam tam dei social ha contribuito ad allertare tutti.
E quando ieri sera si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo di Fuorigrotta per un malore è stato immediatamente riconosciuto da un medico. In un baleno il presidio ospedaliero si è popolato di forze dell’ordine. D’Ambra non ha opposto resistenza, era in evidente stato confusionale, si è lasciato catturare. Ed è stato poi portato al commissariato di polizia di Bagnoli dove è stato ascoltato dal magistrato. Intanto si mettono a posto i tasselli della tragedia. La ragazza ha aperto il portone della palazzina dove abitava insieme alla famiglia, al primo piano. Sarebbe stata afferrata e trasportata di peso da D’Ambra nel suo monolocale a pian terreno. Qui la ragazza capite le intenzioni dell’uomo ha cercato di divincolarsi, ne è riprova il soqquadro in cui è stato trovato il monolocale, che era stato preso in fitto circa tre mesi fa. Per evitare che gridasse l’assassino gli ha tappato la bocca con uno straccio, poi forse con un foulard le ha stretto il collo fino alla morte. Intanto si apprendono altri particolari. D’Ambra evidentemente si è reso conto di quello che aveva fatto ed ha chiesto ad un amico ventenne di andare a casa sua, consegnandogli le chiavi, per verificare se la ragazza fosse ancora viva. È a questo punto che il padre, che aveva qualche mezz’ora prima chiesto all’uomo se avesse visto sua figlia, si è insospettito ed è entrato trovandosi di fronte la scena raccapricciante. La posizione dell’amico di D’Ambra è al momento al vaglio degli inquirenti. Ieri mattina il sindaco Gaetano Di Bernardo si è recato a casa della vittima per rappresentare alla famiglia il dolore della città. In occasione dei funerali il primo cittadino ha deciso di proclamare il lutto cittadino. Mentre ha detto che è sua intenzione, in raccordo con gli altri sindaci del territorio, promuovere una manifestazione, per condannare l’efferato femminicidio. Le grida di Rosa sono state confuse con quelle di un bambino che vive in zona.
Pochi per ora comunque gli elementi certi in una vicenda in cui non sembrano esserci testimoni: si attende dunque l'autopsia per dare certezze ad un quadro pieno di ombre. Rosa era descritta come molto dolce e disponibile e aiutava il padre nella contabilità e il fidanzato nella tabaccheria di famiglia. La sofferenza della comunità è tutta nel via vai di persone andato avanti dall'alba in via Risorgimento; dinanzi al portone di Rosa sono stati posti due fasci di fiori bianchi. Per don Carmine Spada, parroco della basilica di San Tammaro a Grumo Nevano, che ieri ha trascorso diverse ore a casa di Rosa Alfieri, i familiari sono «distrutti dal dolore ma stanno vivendo questo momento con molta fede», ha aggiunto il sacerdote. In queste ore, ha detto ancora il prete, «non possiamo fare altro che pregare. E dobbiamo pregare anche per il presunto responsabile possa ravvedersi». Alla ragazza sarà intitolata una strada.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo