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03 Febbraio 2022 - 07:00
Stanato il 29enne Francesco, fratello minore del ras Salvatore: era in fuga da una condanna a due anni
NAPOLI. Blitz a due passi dal Museo archeologico di Napoli e la fuga di Francesco Percich, volto noto della criminalità dei Quartieri Spagnoli, giunge al capolinea. Martedì pomeriggio gli agenti del commissariato Montecalvario hanno catturato il ricercato, destinatario di un mandato di arresto europeo emesso dalle autorità francesi il 10 dicembre scorso dovendo espiare la pena detentiva di due anni e quattro giorni per reati contro patrimonio. Percich, 29enne “quartierano”, è stato controllato in via Pessina, mentre era in sella a uno scooter. L’uomo è stato arrestato in esecuzione del provvedimento restrittivo e ristretto in carcere. Quello dei Percich è ormai un cognome ben noto agli investigatori della Polstato. Il 29enne è tra l’altro il fratello minore del più noto Salvatore, considerato uno degli attuali capizona dei Quartieri Spagnoli. Salvatore Percich era stato fermato nel gennaio 2020 e trovato in possesso di un’arma che portava con sé per parare eventuali attacchi da parte di alcuni pregiudicati con i quali si era verificato un grosso diverbio nei giorni precedenti. Lui e il suo gruppetto erano finiti a settembre precedente nel mirino dell’asse malavitoso più forte in zona a causa delle sue mire espansionistiche. Poi c’era stato un accordo e la tregua nei vicoli a ridosso stava reggendo. Così come sembra mantenersi dopo il ritorno in libertà del ras Eduardo Saltalamacchia, condannato a una pena minima e scarcerato. La maggior parte delle accuse a suo carico infatti sono cadute in giudizio.
Era già buio quando i Falchi del commissariato Montecalvario, transitando in salita Concordia, hanno notato due uomini che discutevano animatamente. I poliziotti si sono avvicinati e in quel momento Salvatore Percich ha estratto una pistola puntandola verso di loro mentre l’altro li ha aggrediti con la mazza da baseball. Ne è nata una colluttazione durante la quale gli uomini dello Stato sono riusciti a disarmare entrambi recuperando l’arma, una pistola calibro 9 con matricola cancellata, trovando inoltre un coltelloficiale mentre Raffaele Marano ha dovuto rispondere di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale ma è stato anche denunciato per porto di armi od oggetti atti ad offendere. Gli agenti nella colluttazione avevano riportato contusioni guaribili in pochi giorni.
I due furono arrestati insieme an con lama autobloccante lungo circa 15 centimetri addosso a Marano. Salvatore Percich è stato arrestato per detenzione abusiva di arma clandestina, ricettazione, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale mentre Raffaele Marano ha dovuto rispondere di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale ma è stato anche denunciato per porto di armi od oggetti atti ad offendere. Gli agenti nella colluttazione avevano riportato contusioni guaribili in pochi giorni. I due furono arrestati insieme anche a settembre del 2013 e quella volta con loro finì in manette anche Francesco Percich, fratello di Salvatore. I poliziotti della Squadra Mobile li accusarono di tentato omicidio nei confronti di un 36enne per motivi passionali. L’episodio avvenne di sera in via Speranzella: l’uomo, in sella ad un ciclomotore in compagnia di una donna, fu intercettato dai tre uomini che gli tagliarono la strada e lo costrinsero a fermarsi. Scesi dai mezzi, i tre aggressori secondo l’accusa lo scaraventarono a terra e cominciarono a picchiarlo con calci e pugni, colpendolo poi ripetutamente con un coltello.
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