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05 Febbraio 2022 - 08:12
CAMORRA Venti di guerra tra Bagnoli e Fuorigrotta: sequestrati un mitra, due fucili, una pistola e centinaia di munizioni
NAPOLI. La prova che l’area flegrea è una polveriera pronta a scoppiare. L’hanno avuta ieri mattina i carabinieri scoprendo, non certo per un colpo di fortuna, un micidiale arsenale in un’area condominiale di un palazzo signorile in via Diomede Carafa a Bagnoli, zona secondo gli investigatori sotto l’influenza del clan Esposito. Ma, ecco la circostanza più allarmante, il nascondiglio aveva tutte le caratteristiche della provvisorietà, tanto più che a pochi metri ci sono una scuola elementare e il mercatino rionale. Per cui al momento una delle ipotesi è che i trasportatori in auto, temendo un imminente controllo delle forze dell’ordine o avendo saputo in qualche maniera di un posto di blocco, l’altra notte si siano fermati e abbiano depositato fucili e pistole in attesa di andare a riprenderli appena possibile. Ma non hanno fatto in tempo. Il blitz dei carabinieri del nucleo operativo della compagnia Bagnoli è scattato all’alba di ieri, quando i militari dell’Arma in borghese sono piombati al civico 58 di via Diomede Carafa e hanno dato il via a una perquisizione che si è conclusa con il sequestro di un mitragliatore Uzi, due fucili, una pistola e centinaia di proiettili di vario calibro. Nessuna arma aveva il colpo in canna né i carabinieri, altra circostanza che fa pensare a un trasporto con l’obiettivo di riarmare il clan. Considerando che a Fuorigrotta da un anno e mezzo va avanti una faida che secondo alcuni investigatori coinvolgerebbe anche parte della malavita del rione Traiano e parte di Bagnoli, tutto quadrerebbe. In dettaglio, il colpo inferto con il sequestro del potente arsenale di camorra è importante. Allo stesso livello del blitz di 9 mesi fa, quando sempre i carabinieri scoprirono altre armi e munizioni nello stesso quartiere ma non nella stessa strada. Questa volta, in via Diomede Carafa, è stato individuato il nascondiglio temporaneo tra i contatori in un’area condominiale di un palazzo a due passi da una scuola elementare e dal mercatino comunale. I carabinieri del nucleo operativo di Bagnoli hanno trovato un mitragliatore UzI, un moschetto automatico Beretta calibro 9, un fucile a canne sovrapposte, una pistola a salve senza tappo rosso e modificata per sparare sul serio, tutti avvolti in panni separati. E ovviamente proiettili, abbastanza da seminare il panico o provocare decine di morti: 109 quelli di vario calibro e 37 quelli da 9 millimetri. Per non farsi mancare niente, avvolto in un panno c’era anche un giubbotto antiproiettile. Non mancava neanche la droga, le cui quantità fanno pensare a uno stock da piazzare in dosi sul mercato, di certo non per uso personale: mezzo chilo di marijuana e 350 grammi di hashish. Come sempre in casi del genere le armi saranno sottoposte ad accertamenti per verificare se siano state utilizzate. L’altra ipotesi è che si stessero accumulando per azioni da guerra di camorra. Resta da chiarire quale clan ne avesse l’effettiva disponibilità.
_Nelle foto le armi e la droga sequestrate dai carabinieri in via Diomede Carafa
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