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07 Febbraio 2022 - 07:15
SECONDIGLIANO Alcuni proiettili hanno centrato la vettura di un 27enne che abita in zona
NAPOLI. Una “stesa” collegabile a nuove tensioni tra i gruppi legati rispettivamente ai Mazzarella e ai Rinaldi, nemici storici da più di 40 anni. Oppure l’altra notte alle Case Nuove c’è stato un agguato fallito che come conseguenza ha provocato lo sforacchiamento di un’autovettura di un senegalese 27enne che abita in zona e nulla c’entra nella vicenda. A terra sono stati trovati diversi bossoli di pistola. Dopo il primo intervento dei carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli, le indagini sono condotte dai colleghi della compagnia Stella, accorsi anch’essi in via Tappia angolo via Capasso, dove era stata segnalata l’esplosione di colpi d’arma da fuoco. In strada era parcheggiata una Ford Focus con il lunotto posteriore ridotto in frantumi proprio perché centrato dai proiettili. L’autovettura è stata sequestrata e anche su di essa i militari della Scientifica eseguiranno rilievi tecnici. A quanto sembra non ci sono stati feriti, anche perché nessuno si è presentato in ospedale nelle ore successive. Ciò non toglie che il bersaglio dell’eventuale agguato se la sia cavata soltanto con un forte spavento, riuscendo a mettersi in salvo. Sulla vicenda, almeno per il momento e sulla base della dinamica prettamente di natura camorristica, c’è l’ombra dei contrasti che alle Case Nuove durano da decenni tra i Mazzarella e i Rinaldi e i rispettivi gruppi satelliti della zona. Ma c’è anche un’altra pista che potrebbe prendere nei prossimi giorni e condurrebbe a dissidi tra gang di giovani di diversi quartieri. Per un periodo infatti si sono verificate incursioni serali e notturni da parte di motociclisti sia nel quartiere Mercato (al cui interno si trovano le Case Nuove) e il rione Sanità. I blitz, a volte armati e altre no, erano dovuti a litigi pregressi, scazzottate in discoteca e vicende simili. Ne andarono di mezzo, anche se non c’è certezza, 2 minorenni che l’anno scorso furono aggrediti ai Vergini dai componenti di una mini gang di giovanissimi che volevano sottrarre loro lo scooter. Contro le vittime, che reagirono, partirono diversi colpi d’arma da fuoco alle gambe e fu necessario il ricovero in ospedale. Invece l’ultimo agguato di grande spessore criminale risale al 2016, quando nel mirino finì Giuseppe Vatiero detto “Peppe a basetta”, nome storico delle Case Nuove, ferito gravemente. Per quel tentato omicidio è stato successivamente arrestato Antonio Cuomo, ritenuto vicino ai Rinaldi. La vittima invece aveva rapporti con i Caldarelli, alleati dei Mazzarella. L’input per la soluzione del caso (ferma restando la presunzione d’innocenza fino a eventuale condanna definitiva) arrivò da Salvatore Maggio, agli esordi come collaboratore di giustizia.
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