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Il clan Giuliano è ai ferri corti: svelata la scissione tra cugini

Il clan Giuliano è ai ferri corti: svelata la scissione tra cugini

 Il killer di Annalisa Durante: «Problemi con i Morra, questioni di droga». L’ex boss Salvatore “’o russo”: «Genny Imparato si è avvicinato ai Papi»

NAPOLI. Una scissione senza spargimenti di sangue e piombo, ma che finisce per restituire l’immagine di un clan che, se non ancora alle corde, appare quantomeno in grossa difficoltà. L’ex ras di Forcella, Salvatore Giuliano, oggi collaboratore di giustizia, descrive gli affari della storica cosca tirando in ballo alcuni dei suoi parenti più stretti e ai pm antimafia affida, in particolare, il racconto relativo all’allontanamento dal clan di uno dei suoi cugini, transitato addirittura nelle fila dei Papi di piazza Mercato, costola diretta del clan Mazzarella, da tempo immemore acerrimo nemico proprio dei Giuliano.

È il 24 giugno scorso quando Salvatore Giuliano “’o russo”, da poco diventato collaboratore di giustizia in seguito all’arresto per racket, affida agli inquirenti della Procura partenopea una lunga deposizione. Il killer dell’innocente Annalisa Durante rivela soprattutto i dettagli relativi alla spedizione punitiva nell’appartamento di vico Pace: un raid il cui fine sarebbe stato quello di impossessarsi delle quote mensili che gli inquilini versavano a tale Boris a titolo di affitto. Il clan Giuliano, rivendicando la proprietà di quell’immobile, si era così fatto avanti, ma al quarto “avvicinamento” è entrata in scena la polizia e il commando è stato assicurato alla giustizia. Dopo alcune settimane il figlio di Luigi “Zecchetella” fa il grande passo e inizia a collaborare con la giustizia. Agli atti dell’inchiesta c’è però un inedito, scottante verbale: «I soldi (dell’estorsione nell’appartamento, ndr) li ha presi Alessio Vicorito. Io ero in giro per cercare le altre persone che dovevano pagare e quando sono passato ho visto Vicorito con Cedola. Con me c’erano Antonio Morra e Cristian Giuliano». “’O russo” si sofferma poi sul ruolo di un altro indagato: «Gennaro Imparato si era allontanato dal gruppo. Lo vedevamo ogni tanto. Sapevamo che era andato fuori a svolgere attività illecite con gli orologi. Si era fidanzato con una ragazza che si chiama Tonya della Sanità.

I rapporti con Gennaro Imparato si sono interrotti un po’ prima di dicembre (2020, ndr)». Il neo pentito ha poi fornito ulteriori dettagli spiegando che «nel periodo di Pasqua ci siamo riavvicinati poiché mio padre aveva avuto problemi di salute. Da dicembre a Pasqua Imparato è stato in Spagno a rubare orologi. Quando ci siamo riavvicinati mi ha detto che si era avvicinato ai Papi, cosa che io già sapevo. A volte ci incontravamo in un biliardo accanto al Bar Ciccione, del padre di “Genny la carogna”. Il biliardo-sala giochi è di Rosario Monetti». In un altro passaggio l’ex killer ha invece chiarito: «Mio cugino Imparato si è distaccato dalla famiglia in quanto io e Alessio Vicorito gli facemmo capire che aveva avuto dei comportamenti non adeguati e non graditi». E ancora: «Imparato non sta molto bene con i Morra per problemi legati alla gestione della droga». Intanto per la famigerata estorsione il gip ha fissato l’udienza preliminare per Salvatore Giuliano, Antonio Morra, Giuliano Cedola, Cristiano Giuliano, Alessio Vicorito e Cesare Morra. 

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