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10 Febbraio 2022 - 09:10
Il messaggio dei bambini: «Le donne non sono palloncini da far volare via
GRUMO NEVANO. Una città in lutto. Migliaia di persone hanno partecipato ai funerali della 23enne, Rosa Alfieri, strangolata una settimana fa dal suo vicino di casa, il 31enne Elpidio D’Ambra, reso confesso. La salma è stata restituita alla famiglia solo in mattinata, infatti l’autopsia, presso l’ospedale di Giugliano, è durata oltre 6 ore. Confermando lo strangolamento ma non il presunto abuso sessuale. La Procura, intanto, ha richiesto un accertamento irripetibile sui cellulari sequestrati al 31enne. Il carro funebre è stato accolto con uno scrosciante applauso in piazza Pio XII, che non è mai apparsa così piccola come ieri mattina. In tanti hanno seguito la cerimonia funebre da casa, seguendo le indicazioni di Don Carmine Spada, parroco della basilica di San Tammaro, che aveva invitato tutti a collegarsi alla diretta streaming di alcune webtv sui social. Basti pensare che la sola Vitawebtv ha totalizzato al momento ben 87mila visualizzazioni.
Senza considerare i numeri delle altre webtv. Portata in spalla dai due fratelli Luca, di 17 ani e Pasquale di 21 anni, oltre che da amici ed amiche, la bara bianca, sommersa da fiori, è stata collocata sull’altare. Presenti diversi sindaci dell’area Nord di Napoli, il capitano Andrea Coratza della compagnia dei carabinieri di Giugliano ed il comandante della caserma di Grumo, Gennaro d’Alesio, per la tempestività con cui sono state condotte le indagini. Ai militari sono arrivati i complimenti del colonnello Nicola De Tullio, comandante del Gruppo di Castello di Cisterna. Il sindaco di Grumo Nevano, Gaetano Di Bernardo, anche lui visibilmente commosso, ha affidato la lettura del messaggio a Cecilia Petito, dell’Ambito 17 dove è operativo uno sportello contro la violenza sulle donne: «Ogni condotta che mira ad annientare la donna e la sua identità e la sua libertà rappresenta un fallimento». A celebrare il vescovo di Aversa monsignor Angelo Spinillo: «Chi fa il male non lo fa mai ad una sola persona, ma lo fa a tutta la comunità» ha detto il presule. Che ha riferito di aver ricevuto in mattinata una telefonata dal papà di Ornella Pinto, altra vittima della violenza maschile, di vicinanza alla famiglia Alfieri. Poi, tra le lacrime, il messaggio della cugina Caterina: «Rosì, il vuoto che hai lasciato non si colmerà mai».
Margherita e Federica, amiche del cuore: «Non sapremo mai dirti addio, buon viaggio amica nostra». Toccante anche l’ultimo saluto di papà Vincenzo e mamma Nicoletta, con fratelli Luca e Pasquale che ne hanno affidato ad un’altra amica di Rosa la lettura. Distrutto anche il fidanzato. Poi la bara bianca è stata portata sul sagrato dove sono stati fatti volare centinaia di palloncini banchi e quattro più grandi, con le lettere del nome “Rosa”. La folla ha applaudito e gridato «Giustizia». Vicino alla gigantografia della vittima, istallata lunedì scorso, i ragazzi delle scuole grumesi hanno voluto far sentire la loro presenza. “Le donne non sono palloncini da far volare via” hanno scritto i bambini del circolo didattico Giovanni Pascoli. Altri messaggi sono stati scritti delle sue amiche: “Sei la nostra guerriera, il nostro sorriso, il nostro punto di forza. Ti porteremo sempre nel nostro cuore, sarai sempre con noi”, A-Dio Rosa”, “La tua luce rimarrà sempre tra noi”. In silenzio il carro funebre, seguito dalle auto dei familiari si è diretto verso il cimitero, in una città irreale, dove tutte le serrande degli esercizi pubblici erano abbassate per il lutto cittadino, proclamato dal sindaco che aveva ordinato anche la sospensione del mercato settimanale. E l’area mercatale è diventata un megaparcheggio per tutti quelli che si sono recati in chiesa.
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