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11 Febbraio 2022 - 17:05
«Noi ci batteremo sempre contro coloro che hanno frainteso le battaglie sindacali degli anni ’60 e ‘70 come un modo per darsi lustro o difendere esclusivamente gli interessi personali. La storia ci ha insegnato che solo restando tutti insieme, nel rispetto delle persone e dei ruoli, usciremo dai tempi bui che ancora viviamo». Così il segretario generale della Fit-Cisl Campania, Alfonso Langella, che esprime solidarietà e vicinanza al presidente dell’Eav, Umberto De Gregorio, e al direttore del personale, Alfonso Esposito, per le minacce che quest’ultimo ha subito ieri da parte di due dipendenti dell’azienda, iscritti a una sigla sindacale autonoma.
«Con l’atto accaduto nelle scorse ore si è cercato per l’ennesima volta di intimidire il direttore del personale – sottolinea Langella – ed è ancora più grave che i responsabili si definiscano sindacalisti. Al presidente De Gregorio non va ricordato il ruolo strategico e importantissimo della concertazione. I veri sindacalisti, per storia, sono persone perbene che, con spirito di sacrificio, si mettono al servizio degli altri per portare benefici ai lavoratori, rispettando le regole dettate dalla legge e quelle regole morali e di rispetto verso gli altri».
«Fa ancora più male – aggiunge Langella - che i due ‘bravi’ che hanno compiuto questo gesto ieri sera si diano da soli la patente di sindacalista per portare avanti questioni personali o di famiglia, ma grazie al vento nuovo che il presidente De Gregorio ha portato in azienda non hanno trovato di fronte il solito ‘Don Abbondio’. Come Cisl ci batteremo sempre contro questi individui».
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