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12 Febbraio 2022 - 07:00
Armando Di Napoli, 30 anni della Sanità, “tradito” dal modus operandi
NAPOLI. Si era specializzato in rapine di cellulari di ultima generazione a minorenni, prospettando loro di essere armati e costringendoli a seguirlo in luoghi poco frequentati di sera. Ma dopo vari colpi andati a segno Armando Di Napoli (nella foto), 30enne del Rione Sanità più che noto alle forze dell’ordine, si è dovuto fermare. Le indagini certosine dei poliziotti della squadra giudiziaria del commissariato Vasto-Arenaccia (vice questore Manuela Marafioti, sostituto commissario Pasquale Russo) si sono condensate in un’informativa alla base dell’ordinanza di custodia cautelare emessa nei suoi confronti ed eseguita ieri. L’uomo è accusato di 3 aggressioni a ragazzi tra agosto e settembre 2021, tutte compiute con l’identico modus operandi tra il Vasto e l’Arenaccia. Proprio questa circostanza ha fatto pensare agli investigatori che ad agire potesse essere la stessa persona.
L’intuizione dei poliziotti di Vasto-Arenaccia ha trovato riscontro innanzitutto nelle immagini della videosorveglianza, anche se non potevano bastare per un’identificazione compiuta (ferma restando comunque la presunzione d’innocenza dell’indagato fino a eventuale condanna definitiva). Poi i successivi accertamenti hanno chiuso il cerchio delle indagini e i pm della procura ordinaria hanno chiesto al gip l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare, eseguita l’altro ieri sera a Parma. Armando Di Napoli infatti, finito nei guai con la giustizia per un altro reato, era stato scarcerato e mandato agli arresti domiciliari nella comunità “Betania” della città emiliana.
Lì i poliziotti della Squadra mobile della questura locale lo hanno raggiunto e gli hanno notificato il provvedimento restrittivo, portandolo in carcere dopo le formalità burocratiche. Armando Di Napoli è accusato di 3 rapina ai danni di minori, 2 delle quali commesse nello stesso giorno: il 9 settembre 2021. La prima volta era entrato in azione alle 14.50, la seconda alle 19.15. In precedenza, il 21 agosto, aveva utilizzato la stessa tecnica e in ogni occasione si era mosso da solo. Anche questa circostanza, inusuale per i rapinatori, aveva incuriosito gli investigatori del commissariato Vasto-Arenaccia. I quali stanno svolgendo indagini anche su altri colpi commessi in zona, uno addirittura nei confronti di 7 vittime. Per questi ultimi però, non ci sono per il momento indagati.
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