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16 Febbraio 2022 - 19:32
Valeria Di Martino Abagnale è morta in un appartamento in via Montanari a Livorno. Il corpo esanime della 28enne è stato ritrovato nella sua camera da letto.
La giovane si era trasferita per lavorare all’Eni come tecnologo di processo. Come riporta Il Tirreno la tragedia si è consumata stamattina.
Una vera e propria tragedia in via Montanari, nel quartiere di Colline, dove una donna, Valeria Abagnale Di Martino, è stata trovata morta a 28 anni all'interno del suo appartamento.
La terribile tragedia si è consumata poco dopo le 10 di mercoledì 16 febbraio. I vigili del fuoco dopo l'allarme lanciato dai colleghi di lavoro, che non l'hanno vista arrivare e non riuscivano a mettersi in contatto con lei, hanno aperto la porta dell'abitazione trovandola deceduta.
L'allarma lanciato dai colleghi
Sul posto, per i soccorsi, sono intervenuti i volontari della Svs di Ardenza e quelli della Misericordia di via Verdi, questi ultimi con un'ambulanza con a bordo il medico del 118, ma purtroppo per la giovane nonostante i disperati tentativi del personale sanitario non c'è stato niente da fare.
Sul posto, per comprendere con esattezza le cause della morte, sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Livorno, guidati dal capitano Ugo Chiosi, che come da prassi hanno avvisato il sostituto procuratore di turno.
Chi era Valeria
La donna, laureata in ingegneria, dal 2019 lavorava all'Eni come tecnologo di processo.
Sono stati proprio alcuni colleghi a lanciare l'allarme dal momento che non rispondeva alle loro chiamate e neanche al campanello di casa.
La tragedia
La tragedia si è consumata poco dopo le 10 di mercoledì 16 febbraio, quando i vigili del fuoco si sono recati presso l'abitazione della donna, dopo l'allarme lanciato dai colleghi di lavoro, che non l'hanno vista arrivare.
Preoccupati dal fatto che non riuscivano a mettersi in contatto con lei, hanno chiesto aiuto: quando i pompieri sono riusciti ad entrare in caso, hanno fatto l'angosciante scoperta.
Per la 28enne non c'era giù più niente da fare. I tentativi di rianimazione dei volontari dell'Svs di Ardenza e quelli della Misericordia di Livorno, giunti con il medico, si sono rivelati vani.
Disposta l'autopsia
Sul posto, per comprendere con esattezza le cause della morte, sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Livorno, guidati dal capitano Ugo Chiosi, che come da prassi hanno avvisato il sostituto procuratore di turno.
Presumibile che sul corpo della donna venga disposta l'autopsia per risalire con certezza alle cause del decesso. La prima ipotesi è quella del malore.
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