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17 Febbraio 2022 - 07:00
Commissariati in subbuglio, all’appello mancano circa 700 poliziotti: «Sempre più difficile predisporre le volanti»
NAPOLI. Il turn over stenta a decollare e il controllo del territorio rischia di rimanere fermo al palo. L’atmosfera nei commissariati di Napoli e provincia torna a farsi più tesa che mai per via della carenza di personale. Stando alle ultimissime stime, all’appello mancano oggi circa 700 agenti e di potenziamenti delle piante organiche non sembra esserci ancora traccia, quantomeno non nel brevissimo termine. Basti pensare che nei prossimi mesi arriveranno tra la città e l’hinterland circa quaranta nuovi poliziotti: peccati che altrettanti siano andati in pensione nel corso dell’ultimo anno. Una situazione labirintica, che ha spinto il sindacato di categoria Coisp a chiedere al questore Alessandro Giuliano l’apertura urgente di un tavolo di confronto. A lanciare l’allarme è Giuseppe Raimondi, segretario generale provinciale del Coisp: «Ancora una volta - si legge nella missiva inviata al numero uno di via Medina - ci troviamo costretti a registrare una costante denuncia sia dei colleghi che dei dirigenti dei vari commissariati in merito alla cronica carenza di personale presso quegli uffici». Stabilito l’incipit, il sindacalista entra nel merito della questione: «I commissariati già fanno fatica a garantire l’ordinario per quanto di loro competenza, figuriamoci quando si vedono costretti ad assolvere alle continue esigenze della questura di ordine pubblico sul capoluogo, con costante invio di personale».
E ancora: «Il pattugliamento, il controllo del territorio, lo stesso ordine pubblico interno sono fortemente compromessi dalla mancanza del ruolo esecutivo (agentisovrintendenti), in molteplici commissariati si hanno rammaricanti difficoltà a predisporre persino il servizio di volante». Al netto delle attività di intelligence, il rischio è che dunque vengano invece meno proprio i servizi di maggior prossimità al cittadino. «Si sta di fatto verificando - spiega ancora Raimondi - che spesso in moltissimi uffici si assiste all’impiego reiterato di personale ultra cinquantenne, persino prossimo alla pensione, di personale inquadrato nella turnazione 8/20, di personale che ha di diritto l’esenzione dalle notti, nella turnazione in quinta, il tutto per garantire comunque a stento una volante».
Per cogliere l’effettiva portata del problema, basti pensare che attualmente l’età media nei commissariati napoletani è di 54 anni, mentre negli uffici della questura centrale di 48 anni. Il segretario provinciale del Coisp lancia quindi un appello al questore Giuliano: «Auspichiamo che queste criticità siano degne di una seria valutazione da parte sua nelle prossime movimentazioni, al fine di predisporre un adeguato incremento del ruolo esecutivo a favore non soltanto degli uffici definiti più prestigiosi della questura, dunque Squadra mobile e Digos, ma anche dei commissariati partenopei tutti. Ed è per questo motivo che la invitiamo a voler considerare la possibilità di predisporre un tavolo tecnico comprendente anche le organizzazioni sindacali più rappresentative per cercare di arginare le ormai gravissime carenze organiche, attraverso una più razionale distribuzione delle risorse disponibili». Risorse oggi non più sufficienti.
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