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23 Febbraio 2022 - 09:46
Tragedia a Fontanafredda per la morte di una bambina di appena. La piccola aveva una grande passione: la ginnastica artistica ma il suo sogno è stato spezzato da un brutto male.
La vittima
Emily Bressan il non ce l’ha fatta. L'ultima lezione a distanza poi il sopraggiungere di alcune complicazioni che si sono portate via questa bellissima bambina, brava a scuola e molto buona, come ricordano quanti l'hanno conosciuta. Una bambina speciale che frequentava la seconda classe della scuola secondaria di primo grado all'Italo Svevo di Talmasson.
La malattia
Come si legge su Gazzettino «Il male, la leucemia, come raccontano i genitori Stefania e Massimo, accanto a loro il figlio maggiore è stato scoperto a luglio dell'anno scorso. Da alcuni giorni non stava bene e aveva un po' di febbre. Fatti gli esami del sangue la tremenda scoperta». Era il 15 luglio 2021. Da allora sono iniziate le corse e le trasferte tra Fontanafredda, Pordenone e Trieste dove Emily si è spenta ieri al Burlo Garofalo. Nonostante la malattia, aveva continuato a frequentare le lezioni, a impegnarsi con profitto nello studio «e aveva ottenuto anche bellissimi voti in pagella». Si collegava da casa o dalle stanze degli ospedali dove era ricoverata grazie al progetto di Istruzione domiciliare attivato in questi casi. Molti i mesi passati nei vari nosocomi «curata da medici e infermieri bravissimi - ricordano i genitori - sempre presenti, anche a casa, e ben oltre gli orari di lavoro. Un grazie anche alla psicologa, la dottoressa Laura Pomicino, fondamentale nel permettere di superare le crisi dopo la chemio».
Il dolore della comunità
Per tutti dell'Istituto comprensivo di Fontanafredda Rita Levi-Montalcini, un dolore immenso.
Il grande dolore della piccola, scoperta la malattia, è stata l'impossibilità a continuare a frequentare e praticare la ginnastica artistica. «Era la cosa che le mancava più di tutto». Da diversi anni, sin da piccola, aveva iniziato questa attività con la società Artistica Brugnera 2004. «Pensavamo davvero di poterla rivedere qui ricorda la sua insegnante Michela Biffis , assieme alle sue compagne. Io già me la immaginavo varcare la porta della palestra, invece ieri mattina la notizia che non aspettavamo. Era buona, sempre collaborativa con le compagne e le amiche. Per lei la ginnastica artistica era una passione. Si impegnava sempre molto, era una vera perfezionista e non mollava mai, sino a quando l'esercizio non veniva come doveva. Ormai faceva parte anche della squadra agonistica e frequentava la palestra tre volte a settimana a cui si aggiungevano le trasferte ormai a livello nazionale e gli allenamenti suppletivi per saggi e gare».
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