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27 Febbraio 2022 - 14:25
Guerra Ucraina-Russia, ancora missili, bombardamenti ed esplosioni nella notte su Kiev. Nella quarta giornata di combattimenti, scatta l'allarme per i raid aerei mentre viene annunciato il bombardamento da parte di missili russi di un sito di smaltimento di rifiuti radioattivi e di un palazzo di 9 piani. Delegazioni di Mosca e Kiev a Gomel, in Bielorussia, per i negoziati.
L'Italia è in stato di pre allarme per quanto riguarda le forniture di gas in seguito alla guerra tra Russia e Ucraina.
È quanto ha reso noto il ministero della Transizione Ecologica, Autorità Competente per la sicurezza degli approvvigionamenti di gas naturale, come si legge in una nota riportata sul sito di Snam, "considerando che tale situazione insiste sul territorio attraverso cui passa gran parte delle forniture di gas naturale che approvvigionano il sistema italiano e che il livello di pericolosità della minaccia alle forniture è sensibilmente maggiore rispetto a quanto previsto nelle analisi di rischio svolte in passato". Ma cosa significa?
Il Ministero ha "ritenuto opportuno predisporre eccezionali misure preventive volte a incentivare un riempimento dello stoccaggio anticipato rispetto alle procedure adottate in condizioni normali, come discusso anche in sede europea durante l’ultima riunione del Gas Coordination Group del 23 febbraio scorso", e "ritenuto opportuno sensibilizzare, gli utenti del sistema gas nazionale della situazione di incertezza legata" al conflitto nell'Est Europa, benché – si sottolinea – "la situazione delle forniture sia al momento adeguata a coprire la domanda interna".
Proprio per questo viene dichiarato il pre-allarme, il primo di tre gradini di gravità, che prevede al momento solo un’attività di monitoraggio e vigilanza sugli eventi. Nessuna conseguenza, dunque, per gli utenti finali. Ma la decisione la dice lunga sulle preoccupazioni del Governo rispetto alle forniture di gas – si ricordi che proprio alla Russia e attraverso l'Ucraina si deve circa il 40% dei nostri consumi – con l'obiettivo di prevenire il più possibile eventuali emergenze.
"Ci auguriamo– aveva spiegato il premier Draghi qualche giorno fa – che questi piani non siano necessari, ma non possiamo farci trovare impreparati". Le misure di emergenza prevedono maggiore flessibilità dei consumi di gas, sospensioni nel settore industriale e nuove regole sui consumi di gas nel settore termoelettrico. Il primo obiettivo è aumentare le forniture alternative rispetto a Mosca.
Per questo l'esecutivo si concentrerà sul gas naturale liquefatto importato da altre rotte, come gli Stati Uniti. L'esecutivo vuole lavorare per aumentare i flussi dai gasdotti non a pieno carico, come il Tap dall'Azerbaijan, il TransMed dall’Algeria e dalla Tunisia e il GreenStream dalla Libia, oltre alla riapertura delle centrali a carbone sparse sul territorio nazionale "per colmare eventuali mancanze nell’immediato".
Guerra Ucraina-Russia, ultime notizie
ORE 14.02 - Il Governo italiano accoglie con favore e sostiene la rapida decisione del Primo ministro giapponese Kishida di aderire alla Dichiarazione del 26 febbraio sulle ulteriori misure restrittive nei confronti della Federazione russa. "Ci coordineremo strettamente nei prossimi giorni per darle attuazione", sottolineano fonti di Palazzo Chigi.
ORE 13.50 - La Russia è pronta a negoziare ed è in attesa che la delegazione ucraina arrivi a Gomel, nel sud della Bielorussia. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
ORE 13.48 - Il Battaglione ucraino Azov ha diramato messaggi di minaccia alla Russia e di istruzioni alla guerriglia e alla fabbricazione di molotov alla popolazione civile ucraina. Lo riferiscono fonti di intelligence occidentale all'Adnkronos, secondo cui il Battaglione ha suggerito delle tattiche ai civili per aiutare a difendere le città.
ORE 13.45 - Una delegazione ucraina è partita per Gomel, nel sud della Bielorussia, per negoziati con Mosca. Lo ha detto il consigliere di Vladimir Putin e capo della delegazione russa Vladimir Medinsky. L'annuncio è arrivato dopo la notizia della telefonata tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente bielorusso Aleksander Lukashenko.
ORE 13.37 - La Bielorussia ospiterà sul suo territorio armi nucleari russe se i Paesi della Nato dovessero installare questo genere di armi in Polonia e Lituania. E' il monito lanciato dal presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, nel corso di un colloquio con Emmanuel Macron. "Abbiamo sviluppato piani per proteggere la Bielorussia e concordato con Putin di schierare qui tali armi (nucleari, ndr) che faranno perdere a polacchi e lituani ogni desiderio di entrare in guerra", ha affermato Lukashenko, citato dai media locali.
ORE 13.31 - Nove persone "sono state uccise o risultano disperse" a Kiev dall'inizio dell'offensiva russa. Lo ha detto il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, secondo cui tra le vittime c'è anche un bambino.
ORE 13.18 - Le forze ucraine controllano "totalmente" la città di Kharkiv, la seconda più grande del Paese. Lo ha rivendicato il governatore della regione, Oleg Sinegoubov, poche ore dopo l'annuncio dell'ingresso delle truppe russe e di combattimenti strada per strada. "Il controllo di Kharkiv è completamente nostro - ha detto - Le Forze armate, la polizia e le forze di difesa sono operative e il nemico è stato sradicato".
ORE 13.13 - Per rafforzare i reparti di autodifesa contro l'aggressione russa Kiev ha deciso di rimettere in libertà un gruppo di detenuti che - riferiscono i media locali citando fonti ufficiali - "hanno espresso il desiderio di proteggere l'Ucraina nella guerra con la Russia". Secondo l'ufficio del procuratore generale di Kiev nella decisione di chi rilasciare - affinché si arruoli nei reparti che affiancano le forze 'regolari' - "sono stati presi in considerazione la loro esperienza di combattimento, i servizi allo stato e il sincero pentimento".
ORE 13.07 - Il premier israeliano Natfali Bennett ha telefonato al presidente russo Vladimir Putin, offrendosi di mediare tra Mosca e Kiev per la cessazione delle ostilità. Secondo quanto riferito da Ria Novosti, Putin ha detto che la Russia era pronta a negoziati a Gomel, in Bielorussia, ma che l'Ucraina "non ha colto l'occasione".
ORE 12.53 - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha appena avuto un colloquio telefonico con il presidente bielorusso Aleksander Lukashenko. Lo riferiscono fonti giornalistiche a Kiev.
ORE 12.42 - La guerra in Ucraina "potrebbe durare diversi anni", gli ucraini "sono decisi a lottare". Lo ha detto la ministra degli Esteri britannica Elizabeth Truss a Sky News: "Sappiamo che la Russia ha un esercito potente, però sappiamo anche che gli ucraini sono molto, molto coraggiosi, sono decisi a difendere la loro sovranità e integrità territoriale e sono decisi a lottare". Secondo la responsabile della diplomazia britannica, i combattimenti potrebbero diventare "molto, molto sanguinosi" e gli alleati occidentali devono "essere pronti perché la Russia potrebbe cercare di usare armi anche peggiori".
ORE 12.38 - Il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, ha definito "una vergogna" la decisione del governo ucraino di non accettare di negoziare con la Russia a Gomel, località della Bielorussia proposta dal Cremlino. "Pensate che sia stato Volodymyr Zelensky a prendere la decisione? No, lui ha solo parlato", ha dichiarato Lukashenko citato dall'agenzia di stampa Belta. "E' la loro scelta - ha aggiunto riferendosi alle autorità di Kiev - E' una vergogna".
ORE 12.33 - L’Italia chiude lo spazio aereo al Mosca. È quanto si legge in un tweet di Palazzo Chigi. Stessa decisione per la Germania, che ha chiuso il suo spazio aereo ai voli russi in risposta all'invasione dell'Ucraina. Il ministero dei Trasporti ha reso noto che la misure entrerà in vigore oggi alle tre del pomeriggio e durerà tre mesi. Anche il Belgio ha chiuso il suo spazio aereo a tutte le compagnie russe.
ORE 12.28 - "In questi giorni siamo stati sconvolti da qualcosa di tragico: la guerra. Più volte abbiamo pregato perché non venisse imboccata questa strada e supplichiamo Dio più intensamente. Rinnovo a tutti l'invito a fare del 2 marzo una giornata di preghiera e digiuno per la pace in Ucraina, stare vicino alle sofferenze del popolo ucraino, sentirci tutti fratelli e implorare a Dio la fine della guerra. Chi fa la guerra dimentica l'umanità". Lo ha detto il Papa, dopo l'Angelus, davanti ai fedeli e ai pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.
ORE 12.23 - "Ho comunicato al collega Dmytro Kuleba di aver appena firmato la delibera che dispone l'erogazione immediata di 110 milioni di euro al governo di Kiev, come espressione concreta della solidarietà e del sostegno dell’Italia a un popolo con cui coltiviamo un rapporto fraterno". Lo ha annunciato su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.
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