Cerca

In carcere con un telefono, nuovi guai per Ciro Contini

In carcere con un telefono, nuovi guai per Ciro Contini

CAMORRA Perquisizione mirata nel carcere di Rovigo, scatta la denuncia per “’o nirone”. Il 33enne ras trovato in possesso anche di una sim e di un caricabatterie

NAPOLI. Sembra proprio che Ciro Contini non riesca a tenersi lontano dai guai. Già coinvolto in numerosi procedimenti giudiziari nei quali è inquadrato, prima, come capo del clan Sibillo e, poi, come reggente dell’Alleanza di Secondigliano nella zona di Capodichino, il giovane ras si trova adesso a dover fare i conti con una nuova, inattesa grana. Il 33enne nipote del capoclan Edoardo Contini “’o romano” pochi giorni fa è stato trovato in possesso di un telefonino dotato di tutto il necessario per il funzionamento: dispositivo di cui non avrebbe dovuto avere alcuna disponibilità, dal momento che Ciro “’o nirone” si trova da tempo detenuto all’alta sicurezza nel carcere di Rovigo. Il sequestro è scattato nell’ambito di una serie di perquisizioni mirate effettuate dalla penitenziaria all’interno della casa circondariale veneta. Agli agenti è bastato passare al setaccio la cella nella quale si trovava Ciro Contini per fare l’amara scoperta: un microtelefonino, dotato di sim e caricabatterie. Il tutto è stato ovviamente sottoposto a sequestro in attesa delle prossime mosse dell’autorità giudiziaria. Il 33enne ras intanto ha rimediato una denuncia. Le indagini sul caso sono ad ogni modo tutt’altro che concluse. Gli inquirenti titolari dell’inchiesta stanno cercando infatti di risalire al canale di approvvigionamento di “’o nirone”. Sul punto, il diretto interessato non ha fornito alcuna spiegazione, ma un aiuto potrebbe arrivare da qui a breve grazie all’analisi delle immagini registrate da alcune telecamere della zona, oltre che da quelle della casa circondariale. Gli inquirenti non escludono, tra l’altro, che il dispositivo possa essere stato consegnato con un drone: tecnica sempre più usata negli ultimi tempi, come dimostrano anche alcuni, recentissimi sequestri. Il nome di Ciro Contini era tra l’altro tornato alla ribalta della cronaca appena pochi giorni fa, in occasione della relazione del pg nel processo d’appello a carico dei ras del clan Contini “in trasferta” a Rimini: per il rampollo dell’Alleanza di Secondigliano la pubblica accusa aveva invocato la conferma della condanna a vent’anni di reclusione. Tornando invece alla querelle dei telefonini proibiti, si tratta di un CAMORRAPerquisizione mirata nel carcere di Rovigo, scatta la denuncia per “’o nirone” In carcere con un telefono, nuovi guai per Ciro Contini copione purtroppo tutt’altro che inedito. Appena un paio di mesi prima era stato infatti il turno di Antonio Napoletano “’o nannone”, killer e ras del clan Sibillo dei Decumani. Il blitz era scattato nella casa di reclusione di Augusta. Al termine di una serie di perquisizioni andate avanti a tamburo battente, la cattiva sorpresa è saltata fuori grazie al controllo eseguito nella cella del 24enne ras originario del Borgo Sant’Antonio Abate. Napoletano è stato così denunciato per il possesso di un cellulare funzionante e ora rischia di andare incontro all’ennesima condanna. Anche in questo caso gli investigatori stanno cercando di capire chi abbia introdotto il cellulare all’interno del carcere e come abbia fatto. A rendere più inquietante la circostanza il fatto che “’o nannone” già in passato avesse dimostrato di dare ordini agli affiliati da dietro le sbarre.

 

Nel riquadro il ras Ciro Contini “’o nirone”, uno dei nuovi capi dell’Alleanza di Secondigliano

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori