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14enne muore e i genitori lo lasciano nel letto per due mesi: «Speravamo che Dio ci aiutasse»

14enne muore e i genitori lo lasciano nel letto per due mesi: «Speravamo che Dio ci aiutasse»

Una storia che ha dell’incredibile, una tragedia nella tragedia. Un ragazzo è morto per cause ancora da accertare, e il suo papà e la sua mamma lo hanno lasciato nel letto per settimane nella speranza che accadesse un miracolo e tornasse in vita. Il dramma, come riporta Europa Today, è avvenuto in Belgio.

Qui  il cadavere di un ragazzino di 14 anni è stato ritrovato dopo circa due mesi dalla morte.

In corso le indagini degli inquirenti,  sono già state arrestate sei persone, incluso il padre del ragazzo.

 

 La triste vicenda

L’assurda vicenda si  è avvenuta a Turnhout, una cittadina in provincia di Anversa nella provincia belga delle Fiandre.

Lo scorso venerdì la polizia locale ha trovato il corpo del 14enne Jairon all’interno di una casa in affitto, composto sopra un letto.

 

 Il particolare più macabro è un altro: stando a Peter Janssens, avvocato del padre citato da 31mag, il ragazzino era morto quasi due mesi fa, a inizio gennaio. Jairon, che praticava pugilato a livello agonistico, si era apparentemente ammalato di coronavirus, mostrando sintomi simili a quelli influenzali.

 

Stando alle prime ricostruzioni la ricostruzione del legale, si sarebbe poi rimesso in salute e avrebbe anche ripreso le competizioni sportive, salvo poi ammalarsi nuovamente. Le condizioni di Jairon sarebbero peggiorate intorno al 4 gennaio, e di lì a poco è sopraggiunto il decesso.

Nessuna denuncia

Ma nessuno ha sporto denuncia per la morte del giovane. Secondo le dichiarazioni ufficiali si è trattato di un comportamento  indotto “motivi di fede”: “I genitori sono membri di una specie di congregazione pentecostale che è più conosciuta in Olanda che qui”, ha spiegato Janssens. “Il padre non si era mai confrontato con la morte, tanto meno la morte di un bambino. Così si è rivolto alla Bibbia”, ha aggiunto.

 

Sicché “per pura disperazione" i familiari "si sono aggrappati alla speranza che Dio potesse ancora fare qualcosa”. E pare che nessun tipo di farmaco sia stato somministrato a Jairon. Ma Janssens ha anche smentito le speculazioni circolate in queste ore che questo comportamento potesse avere a che fare con qualche pratica Voodoo: “Questo non è certamente il caso”, ha detto. Al contrario, “sono persone molto religiose”.

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