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11 Aprile 2015 - 14:08
La porta era chiusa dall'interno, nessun segno di scasso
NAPOLI. E' di un uomo, Francesco Esposito, 83 anni, ex dipendente dell'Atan, il corpo senza vita rinvenuto in un'abitazione del quartiere Secondigliano a Napoli. Si sarebbe suicidato, aveva un maglione avvolto attorno alla testa che era sigillato in maniera approssimativa con del nastro isolante. I carabinieri che stanno conducendo le indagini, da una prima ricognizione sul corpo senza vita hanno anche riscontrato che l'uomo aveva tracce dello scotch anche su una mano. Ad avvalorare l'ipotesi del suicidio il fatto che la casa non fosse stata messa a soqquadro, che la porta era chiusa dall'interno e non presentava segni di effrazione. L'uomo, inoltre, aveva nella tasca dei pantaloni del denaro. Da una prima verifica sembra che dall'appartamento non manchi alcunché. Tutti elementi che farebbero escludere una rapina finita male e anche un omicidio. Soltanto l'autopsia, pero', potra' chiarire definitivamente le cause della morte dell'anziano. A rinvernire il cadavere riverso a terra i Vigili del fuoco allertati da una chiamata di un conoscente al 115. I caschi rossi hanno dovuto forzare la porta per poter entrare in casa dopo che dell'uomo non si avevano notizie. Vani, infatti, i tentativi di chiamarlo sia al telefono che al citofono.
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