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Sorpresi a spacciare: il pusher condannato, le vedette assolte

Sorpresi a spacciare: il pusher condannato, le vedette assolte

Ai domiciliari è finito Giovanni Guarracino: nella direttissima ha incassato 3 anni e 4 mesi

NAPOLI. Un pusher e 2 vedette arrestati durante una classica operazione antidroga a Scampia, poi il colpo di scena al processo per direttissima. Solo il primo è stato condannato, con la concessione degli arresti domiciliari, mentre per gli altri il giudice monocratico ha deciso per una clamorosa assoluzione. Tra questi ultimi c’è Simone Sacchettino, 28enne ritenuto legato al gruppo dello Chalet Bakù e gli Abete-Abbinante, fratello di Vincenzo, attore di “Gomorra” nel ruolo di “Danielino”. Il terzo del gruppetto sorpreso l’altro ieri dai carabinieri è uno srilankese incensurato, Manti Da Silva. Per gli uomini dell’Arma l’altro sera a coprire le spalle al 54enne Giovanni Guarracino (poi condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione) e a sorvegliare lo scambio di droga c’erano Simone Sacchettino e Manti Da Silva. Due vedette e un pusher, tutti finiti in manette nel cuore di Scampia mentre erano in azione circondati dal cemento dei “casermoni” popolari del lotto T/A. Ai carabinieri del Nucleo Operativo di Napoli Stella non è sfuggito il via vai di auto e pedoni.

E così, appostati a distanza, hanno ritenuto che le sentinelle fossero in coppia, attente ad assicurarsi che le forze dell’ordine non arrivassero all’improvviso. Il terzo, invece, recuperava da una cavità di un muro le dosi richieste dai clienti, le consegnava e intascava il denaro. Il piano però non è riuscito. Nonostante la doppia guardia i carabinieri hanno raggiunto il terzetto, bloccando tutti prima che potessero fuggire. In stato d’arresto sono così finiti Giovanni Guarracino, 54enne del posto già noto alle forze dell’ordine, addetto alla vendita dello stupefacente. Con lui c’erano Simone Sacchettino (classe ’94, anch’egli più che conosciuto dagli investigatori) e il 26enne incensurato di origini singalesi.

Nelle tasche del 54enne sono stati trovati 3 dosi di crack e 297 euro. Mentre nel nascondiglio in strada c’erano 19 dosi di cocaina, 4 di crack, 16 di kobret e 47 di eroina: uno stock completo per assecondare la domanda della clientela. Gli arrestati, sottoposti ai domiciliari in attesa di giudizio, sono comparsi ieri mattina davanti al giudice monocratico per la direttissima, assistiti dagli avvocati Dario Carmine Procentese e Domenico Dello Iacono. Per Guarracino il magistrato ha concordato con le risultanze dell’indagine lampo, ma per Sacchettino e l’extracomunitario gli indizi raccolti non sono stati ritenuti sufficienti ed entrambi sono tornati in libertà. Simone negli anni della faida tra gli abete-abbinante-NotturnoAprea e la Vanella Grassi fu arrestato per il sequestro di 2 giovani affiliati alla “Vinella”. Un rapimento in strada che durò poco per l’intervento della polizia, che liberò gli ostaggi

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