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14 Marzo 2022 - 15:21
«Io, poco fa, ho firmato il mio testamento». Così don Maurizio Patriciello, il parroco di Caivano, davanti alla cui chiesa è stato fatto esplodere un ordigno nella notte tra sabato e domenica, nel corso dell'intervista rilasciata durante il programma “Studio Mattina" di Canale 9.
Al giornalista Marco Caiano e alla conduttrice Barbara Petrillo, il sacerdote ha spiegato: «Vi confido una cosa, ho poco fa firmato il mio testamento. Abbiamo messo tutto in conto quando siamo diventati sacerdoti, continuo per la mia strada. Alcuni camorristi pensano che dovrei limitarmi a celebrare messa e benedire i loro figli quando vengono uccisi. Non è così, continuo il mio percorso mentre da queste parti continuano le “stese" di giovani pistoleri che terrorizzano i residenti a colpi di kalashnikov. Per quanto mi riguarda, se avessi voluto una vita comoda non avrei fatto il prete. Sono solo un povero parroco che annuncia il Vangelo».
Tutta la comunità si è stretta intorno a don Patriciello. Ieri anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto manifestare la sua solidarietà con una telefonata: «Se il Presidente Mattarella si è scomodato per chiamare me, di domenica, vuole dire che la cosa evidentemente preoccupa anche lui e gli inquirenti», ha concluso don Maurizio.
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