Cerca

Rastrelli: «Saluto fascista? Vile strumentalizzazione»

Rastrelli: «Saluto fascista? Vile strumentalizzazione»

«Solo dei vigliacchi senza onore, peraltro facilmente individuabili, potevano pensare di strumentalizzare un’immagine dell’ultimo saluto reso al passaggio del feretro di mio padre, esito di una promessa solenne fatta sul letto di morte. Nulla, assolutamente nulla, di cui vergognarmi. Al contrario». Lo afferma Sergio Rastrelli, coordinatore cittadino di FdI Napoli commentando l’affissione di alcuni manifesti che lo ritraggono mentre fa il saluto fascista.

«Nella mia vita – aggiunge -, ho sempre combattuto a viso aperto criminalità, malaffare, usura, ed ogni tipo di feccia: non temo misere imboscate ed ho le spalle larghe. E quindi vado avanti, più fiero e determinato che mai».

Rastrelli è figlio di Antonio, storico esponente della destra napoletana, prima del Msi e poi di Alleanza Nazionale, eletto presidente della Regione Campania nel 1995. I manifesti sono stati affissi la scorsa notte, a poche ore dal convegno in cui Rastrelli ha delineato le linee programmatiche della destra di Giorgia Meloni, basata tra l'altro sul confronto con le forze economiche e sociali e l'apertura a nuove sensibilità politiche. 

«La Destra a Napoli, onorando la sua fortissima tradizione storica, intende tornare protagonista, una forza attrattiva capace di rendersi interprete della nuova mission del Partito di Giorgia Meloni» ha detto Rastrelli nel corso dell’incontro, primo evento pubblico del nuovo direttivo napoletano di FdI, sul tema “Nostalgia del Futuro”. Moderato da Marco De Marco, l’evento, svoltosi questo pomeriggio all’Hotel Mediterraneo di Napoli, ha visto i saluti del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e la partecipazione e gli interventi di Edmondo Cirielli, parlamentare e presidente della Direzione Nazionale di FdI, Fabrizio Tatarella, avvocato e giornalista, animatore della fondazione di studi Tatarella, e Vincenzo Sofo, europarlamentare FdI e Presidente della Consulta del Mediterraneo.

Per Rastrelli «è necessario organizzare una forza politica aperta al confronto con il mondo del lavoro, i ceti produttivi e le categorie professionali, e che sia pronta alla sfida di governo, anche mediante l'apertura del proprio raggio di azione a nuove e diverse sensibilità politiche. Fratelli d’Italia, attraverso un forte rafforzamento anche culturale della destra, tornerà a proporsi al centro del dibattito politico, e a farsi interprete di un innovativo “conservatorismo nazionale”, caratterizzato da una assoluta affidabilità istituzionale e da una forte coerenza programmatica».

 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori