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“Opposizione interna" Fdi Napoli a Meloni: qui disastro, azzerare cariche sociali

“Opposizione interna" Fdi Napoli a Meloni: qui disastro, azzerare cariche sociali

Un "documento politico" proposto "dall'opposizione interna del partito Fratelli d'Italia a Napoli" è stato presentato all'eurodeputato Vincenzo Sofo ieri, in occasione di un incontro promosso dalla dirigenza regionale del partito di Giorgia Meloni a Napoli.

Il documento è firmato dal "Comitato esclusi e derubati Liste Fratelli d'Italia Napoli - elezioni amministrative 2020-21" e gli scriventi spiegano di essere "in alcuni casi anche consiglieri municipali uscenti e storici della destra partenopea, fondatori di Fratelli d'Italia, dirigenti locali e nazionali".

Nel documento viene chiesto a Sofo di farsi promotore di un incontro tra Giorgia Meloni "e una nostra delegazione dell'opposizione cittadina, contrapposta ai dirigenti locali nominati" che, a detta degli scriventi, "spesso non hanno né storia né esperienza politica propria, non hanno mai raggiunto risultati elettorali lusinghieri e, soprattutto, non sono mai stati democraticamente eletti in nessun consesso".

La richiesta è quella di "azzerare le cariche sia del coordinatore cittadino di Napoli Sergio Rastrelli che del coordinatore provinciale Michele Schiano".

Gli autori del documento, secondo i quali "nella nostra città il partito langue", ricordano "il disastro verificatosi in occasione delle elezioni amministrative della città di Napoli dell'ottobre scorso" e scrivono: "In città il partito vive un caso di eccezionale controtendenza rispetto al partito nazionale. Oggi i sondaggi accreditano Fratelli d'Italia a una soglia del 21,6%, collocandolo con 'onore' al primo posto dei partiti italiani; da noi invece siamo condannati a percentuali ignobili in raffronto, che gravitano intorno al 4%. L'esempio plastico più recente è quello per la votazione della Città metropolitana di Napoli, la più popolosa provincia del sud del Paese, che si è tenuta domenica scorsa, dove il partito si è classificato ultimo tra quelli che compongono il centrodestra napoletano, arrivando addirittura dietro alla Lega di Salvini, continuando in questo modo a far svolgere il ruolo di maggiorente nella coalizione a Forza Italia, partito che a livello nazionale non arriva al 9% e che in città e provincia è addirittura diviso in più tronconi".

Inoltre, gli "oppositori interni" di Fratelli d'Italia a Napoli segnalano "una continua fuoriuscita di militanti e tesserati dal partito, senza registrare nel contempo nessun nuovo ingresso , quantomeno nessun ingresso che apporti qualità e consensi. A tale riprova il tesseramento chiuso lo scorso 31 dicembre 2021, e poi furbescamente prolungato fino al 31 gennaio 2022, ha visto una sensibile contrazione degli iscritti".

All'europarlamentare Sofo viene quindi chiesto "di incontrare di persona e senza filtri la nostra amata leader Giorgia Meloni, che sicuramente ignora tutto questo scempio, perché non opportunamente ed adeguatamente informata. Se malauguratamente alla fine non vorrà riceverci - si legge ancora - non ce ne andremo nemmeno se ci cacciano, né la smetteremo di far valere le nostre ragioni. Sicuramente però ci fermeremo del tutto dal punto di vista dell'attivismo elettorale, e se costretti siamo disposti a tutto fino a denunciare per danni i dirigenti che ci hanno messo nella condizione di non poter competere o che comunque, con il loro fallimento, ci hanno danneggiato. In tutta questa brutta storia, fatta di cattiva gestione politica del partito a livello locale e personalismi esasperati - conclude il documento - noi siamo vittime e non carnefici".

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