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19 Marzo 2022 - 15:36
GIUGLIANO. Sono accusati di aver messo a segno una serie di rapine a Giugliano: arrestata la baby gang. Si tratta di cinque minorenni, sue sono finiti in un istituto penitenziario minorile, in una comunità. Sono ritenuti responsabili di aver compiuto, in concorso tra loro, una o più rapine a mano armata in danno di esercizi commerciali del centro cittadino di Giugliano in Campania, in un arco temporale di tre mesi, a brevissima distanza l’una dall’altra. Le prime due rapine sono state commesse tra Natale e Capodanno scorsi in danno di un supermercato e di una pharmasanitaria, l’ultima, risalente allo scorso mese di febbraio, è stata perpetrata ai danni di un distributore di benzina. In tutti i casi i rapinatori hanno adoperato una pistola per minacciare le vittime e per farsi consegnare il danaro provento delle giornate di lavoro; nell’ultimo caso, come mostrano le immagini delle telecamere di sorveglianza del distributore rapinato, uno degli indagati, dopo aver conseguito l’incasso, ha anche aggredito con inaudita violenza l’addetto al rifornimento, colpendolo ripetutamente con il calcio della pistola sulla testa e con calci e pugni sul corpo dopo averlo fatto cadere per terra. La incessante attività di indagine svolta dal Commissariato di PS Giugliano-Villaricca, coordinato dalla Procura per i Minorenni, ha consentito di ricostruire la dinamica delle singole rapine seriali e di identificare gli autori dei reati violenti, attraverso l’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza del centro cittadino e degli esercizi commerciali e l’esecuzione di mirate perquisizioni che hanno permesso di acquisire importanti elementi a carico degli indagati.
L'escalation di rapine fu oggetto di una forte denuncia del consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli chediffuse sui social le immagini del pestaggio di un povero benzinaio di Giugliano.
«La banda, composta da tutti ragazzi minorenni, aveva commesso tre rapine in soli tre mesi e l’ultima, quella ai danni di una pompa di benzina, è stata senza dubbio la più violenta e brutale. L’addetto al rifornimento, dopo essere stato minacciato con una pistola, è stato ripetutamente colpito con il calcio della stessa e, una volta a terra, riempito di calci e pugni da uno dei componenti della gang. Le immagini di video sorveglianza, che hanno registrato la scena, e soprattutto le denunce arrivate alle forze dell’ordine, hanno consentito agli agenti di arrestare questi criminali in tempi record, a riprova che denunciare è fondamentale, è l’unica strada per ripristinare la legalità. Adesso a questi giovani violenti non siano applicati sconti, servono pene severe e non pannicelli caldi. Sono già esperti delinquenti. La deriva violenta e criminale che sta investendo la provincia di Napoli va stroncata sul nascere, fermare i giovanissimi è fondamentale prima che vadano a rinfoltite il braccio armato della criminalità organizzata». «Alla notizia dell’arresto dei cinque ho chiamato nuovamente i gestori della pompa di benzina - prosegue Borrelli - che hanno voluto ringraziare le forze dell’ordine per il lavoro svolto e la grande professionalità. Gli agenti hanno subito raccolto anche le loro testimonianze e in tempi davvero brevi sono riusciti a risalire ai responsabili e ad arrestarli». Ha così concluso Borrelli.
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