NAPOLI. Un clamoroso agguato che rimanderebbe ai contrasti tra i Quartieri Spagnoli e il Cavone e che ha avuto come bersaglio l’altra notte Pasquale Pirozzi (nella foto), 44enne soprannominato “Linuccio ’o down”, già conosciuto dalle forze dell’ordine e ritenuto vicino agli Esposito del gruppo di “Tonino ’o pallino”, con il quale è anche indirettamente imparentato. In due sono penetrati nella sua abitazione a piano terra in via San Nicola da Tolentino, nella parte alta dei Quartieri verso il corso Vittorio Emanuele, e dopo aver immobilizzato il fratello, gli hanno esploso un colpo di pistola al gluteo sinistro. Un raid mirato chiaramente non a uccidere, ma ugualmente grave per il messaggio camorristico insito. Per gli investigatori potrebbe essere il frutto di un litigio con esponenti dei Lepre-Cianciulli, anche se le indagini condotte dai poliziotti della Squadra mobile della questura e del commissariato Montecalvario sono soltanto all’inizio e nulla è certo. Mancavano pochi minuti alle 2 (nella notte tra venerdì e sabato) quand’è scattato l’allarme per l’arrivo di Pasquale Pirozzi, accompagnato da un familiare, all’ospedale dei Pellegrini. Il 44enne è stato curato per una ferita da arma da fuoco alla parte bassa del gluteo sinistro che ha interessato pure la coscia e i medici hanno deciso per il ricovero. Non è in pericolo di vita e già gli investigatori della polizia l’hanno interrogato. Anche se non ancora perfettamente, è emersa la dinamica dell’aggressione all’uomo e al fratello, che non ha riportato nulla. I 2 fratelli avrebbero aperto la porta dell’abitazione, trovandosi di fronte 2 giovani mai visti prima, uno dei quali impugnava una pistola. Senza un motivo apparente, tant’è vero che non è stato portato via niente alle vittime e dall’appartamento, i malviventi sono entrati in azione seguendo un piano prestabilito. Uno ha puntato l’arma contro Pasquale Pirozzi mentre il complice teneva fermo il congiunto. In un paio di minuti si è concluso il raid con il proiettile che ha centrato il 44enne. Le indagini sono partite immediatamente dal profilo del ferito, qualche precedente di polizia a carico ma senza arresti o denunce per camorra. Un congiunto ha sposato una cugina del ras Antonio Esposito “o’ pallino” e così gli investigatori non escludono l’ipotesi di un attacco mirato a uno dei gruppi più forti della zona, se non al momento proprio il più forte. Voci di strada racconterebbero pure di contrasti con i Cianciulli e così una delle piste seguite, non l’unica, porterebbe al Cavone.
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