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Stanata la banda del Vomero

Stanata la banda del Vomero

Furto nel bar “Caffettiamo”, arrestati Maurizio Simeoli e Ciro Porzio. Irreperibile il complice Vincenzo Fiore

NAPOLI. Doveva essere un colpo grosso e invece si sono ritrovati con un bottino di appena cinquanta euro e, poco più di un mese dopo, anche con le manette strette ai polsi. Le indagini sul furto avvenuto la notte del 12 febbraio scorso ai danni del locale vomerese “Caffettiamo” arriva all’agognato punto di svolta e per i tre presunti responsabili del raid il gip del tribunale di Napoli ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare. Il giudice ha disposto gli arresti domiciliari per Maurizio Simeoli, 36 anni, e per Ciro Porzio, 31 anni. Misura più afflittiva, invece, per Vincenzo Fiore, 33 anni, per il quale è stata stabilita la custodia in carcere: quest’ultimo ha però fatto perdere le proprie tracce e i carabinieri, dopo aver bussato martedì sera alla porta della sua abitazione di via Jannelli, stanno adesso cercando di rintracciarlo.

Il furto commesso ai danni del bar di via Gemito risale al 12 febbraio scorso: la vicenda, oltre a essere stata oggetto di una pronta denuncia alle forze dell’ordine, aveva anche fatto il giro dei social grazie ad alcuni post indignati pubblicati dal titolare dell’attività, il giovane imprenditore Raffaele Simonte. Sulle tracce dei malviventi si erano subito messi i carabinieri della compagnia Vomero, i quali, dopo aver analizzato le telecamere del locale, già dopo due giorni erano riusciti a individuare i volti dei tre indagati, tutti già noti ai militari dell’Arma che in passato li avevano sottoposti a controlli. Per il trio di sospettati era così scattata una prima denuncia a piede libero: il cerchio delle indagini non era però ancora chiuso. L’ultimo giro di vite è arrivato così nelle settimane successive, quando Maurizio Simeoli, difeso dall’avvocato Immacolata Spina, e Ciro Porzio, hanno deciso di affidare agli inquirenti un’ampia confessione in ordine alle proprie responsabilità e indicare anche il terzo complice, vale a dire Vincenzo Fiore. Quest’ultimo, dal canto suo, non soltanto non ha fornito alcun tipo di apporto alle indagini, ma non appena ne ha avuto la possibilità ha fatto perdere le proprie tracce.

Ad ogni modo il giudice per le indagini preliminari ha ritenuto che i domiciliari fossero sufficienti a garantire le esigenze cautelari e per questo motivo ha imposto a Simeoli e Porzio i più miti arresti in casa. Discorso diverso, invece, per Fiore, che non appena sarà individuato verrà accompagnato in carcere. Intanto i primi due indagati sono attesi per venerdì mattina innanzi al gip, per l’interrogatorio di garanzia. Il furto che ha visto protagonisti Fiore, Simeoli e Porzio è purtroppo soltanto l’ultimo episodio di un’escalation criminale che nella zona collinare va avanti ormai da parecchi mesi. Nonostante l’impegno e la presenza delle forze dell’ordine sul territorio, tra il Vomero, l’Arenella e l’Avvocata furti e rapine continuano a susseguirsi con frequenza sempre più preoccupante. Gli uomini in divisa non hanno comunque alcuna intenzione di mollare la presa, come conferma del resto anche l’indagine sul raid da “Caffettiamo”, e per questo motivo l’attività di pattugliamento e di intelligence andrà avanti a tamburo battente anche nelle prossime settimane.

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