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Uccise la sorella perché fidanzata con una transgender, gli concedono i domiciliari

Uccise la sorella perché fidanzata con una transgender, gli concedono i domiciliari

CAIVANO. A una udienza dall'inizio della requisitoria, la Corte d'Assise di Napoli ha concesso i domiciliari con il braccialetto elettronico e fuori dalla Campania per Michele Antonio Gaglione, il 32enne del Parco Verde di Caivano imputato per l'omicidio della sorella, Maria Paola, e del tentato omicidio del fidanzato transgender di lei, Ciro. La scelta di accordargli il beneficio anche grazie alla buona condotta e alla cessazione del pericolo di reiterazione del reato, come evidenziato dai suo avvocati, Giovanni Cantelli e Domenico Paolella. I pm Aurelia Caporale e Patrizia Mucciacito hanno dato parere favorevole alla scarcerazione. L'omicidio avvenne nella notte tra l'11 e il 12 settembre 2020 ad Acerra . Gaglione, in sella a uno scooter, inseguì, speronò e fece cadere a terra la sorella Maria Paola e il compagno Ciro, anch'essi su un mezzo a due ruote; nella caduta, Maria Paola finì in un campo ai margini della strada e sbatté la testa violentemente su un tubo per l'irrigazione, morendo sul colpo. Gaglione si è sempre difeso dicendo di essere intenzionatao a dare una lezione alla sorella perché contrario alla sua relazione con Ciro.

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