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06 Aprile 2022 - 08:37
Un bambino autistico deriso dalle insegnanti in chat, messaggi pesanti scritti su WhatsApp in un gruppo creato appositamente per “sparlare” del piccolo di sei anni. A denunciarlo è l'associazione "La battaglia di Andrea", una realtà napoletana che si batte per difendere i diversamente abili. La vicenda sarebbe accaduta in una scuola primaria di Roma, dove una mamma avrebbe scoperto per caso la chat su un gruppo WhatsApp che sarebbe stato appositamente creato dalle sue maestre del bambino, sia di ruolo che di sostegno, per “sparlare” del piccolo.
“Se quanto raccontato dalla mamma dovesse corrispondere a verità – commenta Asia Maraucci, presidente dell’associazione – sarebbe gravissimo. Siamo certi che la scuola chiarirà
la situazione e, soprattutto, siamo certi che gli organi competenti faranno il proprio dovere, soprattutto per il bene del piccolo. Da parte nostra e da parte del nostro legale Sergio Pisani – conclude la presidente –, c'è tutta l'assistenza alla famiglia, e soprattutto al piccolo Luca”. Era stata la stessa associazione a denunciare, nei mesi scorsi, le frasi choc sui disabili scritte sui social da un vigile di Afagola, nel Napoletano: ecco cosa era successo.
Secondo quanto chiarito dall’associazione, “le insegnanti avrebbero addirittura esultato quando il piccolo è stato costretto a rimanere a casa perché contagiato dal Covid”. Ad informare l'associazione è stata la madre del bimbo, a sua volta avvertita da un'operatrice educativa per l'autonomia. “Mi fece leggere questi messaggi – dice la madre del piccolo – rimasi sconvolta e incredula. Mi sono recata subito a scuola per chiedere spiegazioni, ma l'insegnante di sostegno si è rifiutata di rispondermi”.
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