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Bagnoli, Carfagna: «Progetto numero uno per rinascita di Napoli»

Bagnoli, Carfagna: «Progetto numero uno per rinascita di Napoli»

«Non entro nel merito delle vicende giudiziarie, la mia linea d'azione come ministro è quella di guardare avanti, alla risoluzione dei problemi. L'inizio del travagliato processo di riqualificazione di Bagnoli risale addirittura al 1994, ventotto anni fa, e si trascina da allora con risultati sempre deludenti. Anche per questo con il decreto attuativo del Pnrr abbiamo radicalmente riformato la governance della bonifica, attribuendo il ruolo di commissario al sindaco della città e dotandolo di una struttura di supporto. Il messaggio che abbiamo voluto mandare a ciascun soggetto coinvolto nella bonifica, ben prima di questa sentenza, è: Bagnoli da oggi non è più la causa persa della città ma il progetto numero uno della sua rinascita». Lo ha detto la ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, intervistata dal “Mattino", riferendosi alla conclusione del processo d'appello sulla bonifica di Bagnoli con l'assoluzione con formula piena dei cinque imputati.

«Quindici anni di inchieste e otto anni di processi sono tempi incompatibili con le necessità di un Paese moderno: la lentezza della macchina giudiziaria non è solo un problema di Bagnoli ma di tutta Italia», sottolinea Carfagna, ricordando che «la Commissione per la Giustizia al Sud, che abbiamo attivato insieme con la ministra Cartabia, ha fatto chiarezza su questo tema, individuando i punti critici ma anche le buone pratiche della macchina giudiziaria nel Mezzogiorno».

E sul il nodo della destinazione d'uso dei suoli, «distinguiamo la sentenza, che seppur tardiva va rispettata, dalla necessaria verifica sullo stato attuale dei luoghi, che deve essere svolta con rigore - è l'invito della ministra - Il commissario ha tutti gli strumenti per farlo, e sono certa che agirà rapidamente. Il principio che ha guidato il governo in questa vicenda è semplice: scelga Napoli cosa vuol fare per Bagnoli, e quindi per se stessa. Rispetteremo questa linea d'azione, la sola che può dare risultati».

«Il piano di interventi che Invitalia sta attuando già prevede la rifunzionalizzazione delle opere e il recupero degli edifici. Questa azione si è rivelata necessaria non solo per gli attacchi dei vandali ma anche perché alcuni degli impianti, penso ai campi sportivi, non risultavano a norma. Dobbiamo restituire Bagnoli ai cittadini - conclude Carfagna - ma dobbiamo farlo bene: dando loro strutture efficienti e in linea con gli standard di un Paese civile».

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