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09 Aprile 2022 - 09:45
Patto sotto l’egida dell’Alleanza di Secondigliano. Il business: la droga
NAPOLI. Un’alleanza tra i Cutolo e i Sorianiello, clan radicati nelle zone della “44” e della “99” di via Catone nel Rione Traiano, sotto l’egida dell’Alleanza di Secondigliano. Ecco l’ultima novità, inedita giornalisticamente, messa nero su bianco dalla Dia nell’ultima relazione semestrale sulla criminalità organizzata. Con una conferma: il gruppo fondato dal ras soprannominato “Borotalco” continuerebbe a dividersi il territorio con i Puccinelli, egemoni invece nella parte alta del quartiere. L’accordo, come da tradizione nella zona, riguarda soprattutto se non esclusivamente il traffico illecito di sostanze stupefacenti: acquisto da grossisti di altre cosche e vendita attraverso piazze di spaccio fisse e mobili. Il clan Cutolo secondo gli analisti della Dia del Centro di Napoli avrebbe stretto un patto con i Sorianiello, operativi nella parte al confine tra il Rione Traiano e Soccavo, «attualmente in probabile forte ascesa nel panorama geo-criminale dell’area occidentale un territorio sul quale afferma la propria supremazia con modalità particolarmente violente». Lo dimostra, scrive ancora la Dia, l’ordnanza di custodia cautelare in carcere eseguita il 26 aprile 2021 dai carabinieri nei confronti di 5 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di omicidio, tentato omicidio, porto e detenzione illegale di armi nonché di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti con l’aggravante del metodo mafioso e della finalità di favorire il clan d’appartenenza. In particolare, agli affiliati al gruppo Sorianiello è contestata la morte violenta di 2 cittadini nigeriani “colpevoli” di aver sottratto marijuana e cocaina del valore di circa 40 mila euro. Inoltre, il 27 marzo 2021 nell’ambito di una vasta operazione di controllo del territorio e repressione della criminalità è stata trovata e sequestrata in un parco residenziale sotto l’influenza crimiale dei Cutolo una pistola semiautomatica con matricola cancellata. Sempre nella stessa zona, sono state scoperte in un muro perimetrale di un edificio un centinaio di cartucce di vario calibro, mentre all’interno della scocca di un’autovettura abbandonata c’erano oltre 1,2 chili di cocaina e quasi un chilo di hashish. L’analisi della Direzione investigativa sul rione Traiano si completa con l’individuazione del gruppo Legnante, che gestirebbe le piazze di spaccio di via Romolo e Remo ed il cui capoclan avrebbe legami anche con la malavita di Pianura, in particolare con uno dei 2 clan attualmente attivi: gli Esposito-Marsicano-Calone e i Carillo-Perfetto.
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