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Abusata a 9 anni dalla maestra: concluse le indagini preliminari

Abusata a 9 anni dalla maestra: concluse le indagini preliminari

L’INCHIESTA Il racconto choc della bimba: «Voleva vedere se ero diventata “signorina”» Violenza sessuale al Vomero, la 59enne insegnante verso il rinvio a giudizio

NAPOLI. Di quella donna, insegnante di scuola elementare della loro bambina, si fidavano ciecamente. Le avevano aperto le porte di casa propria, avevano trascorso insieme momenti conviviali e le avevano prestato del denaro per curare un carcinoma che, hanno poi scoperto in seguito, era in realtà già stato superato. Quello che però non avrebbero mai potuto e voluto immaginare è che quel rapporto in apparenza innocuo stava in realtà covando un orrore indicibile: dietro la maschera dell’amicizia, la donna, insegnante alla scuola primaria “Giuseppe Quarati” del Vomero, aveva coltivato un rapporto malato con la figlia della coppia, una bimba di appena nove anni, di cui era tra l’altro insegnante, abusandone sessualmente in più occasioni. Dopo la querela sporta dai genitori della bimba, la Procura di Napoli ha aperto un fascicolo e, dopo il drammatico incidente probatorio nel quale è stata acquisita la testimonianza della vittima, è adesso arrivato il primo giro di boa giudiziario: la conclusione delle indagini preliminari. L’insegnante rischia adesso di andare a processo con un’accusa pesantissima: violenza sessuale aggravata, con abuso di ospitalità. Dalla lettura del capo di imputazione formulato a carico della 59enne si apprende infatti che la donna «in qualità di maestra della minore, nonché di amica di famiglia, in più occasioni, quando rimaneva da sola in casa con la bambina affidata alle sue cure dai genitori che uscivano, compiva atti sessuali». La piccola, stando a quanto raccontato agli inquirenti e ferma restando la presunzione di innocenza fino a prova contraria, sarebbe stata infatti toccata nelle parti intime, dopodiché la maestra le avrebbe chiesto di fare altrettanto con lei. Una sequenza di eventi raccapricciante, andata avanti dal settembre 2020 al giugno 2021, le cui conseguenze non si sono purtroppo fatte attendere. I genitori della bimba, per mesi ignari dell’orrore che si era consumato tra le loro mura domestiche, hanno iniziato poi a notare che la piccola aveva cominciato a soffrire di insonnia, rimanendo sveglia fino a notte fonda. La circostanza viene però inizialmente ricondotta allo stress dovuto alla pandemia. Ad agosto la famiglia trascorre una vacanza in Calabria ed ecco che il dramma scoppia in tutta la propria veemenza. La bimba piange a dirotto, fa il nome dell’insegnante e urlando dice di L’INCHIESTA Il racconto choc della bimba: «Voleva vedere se ero diventata “signorina”» Abusata a 9 anni dalla maestra: concluse le indagini preliminari odiarla. La piccola, terrorizzata, riferisce ai genitori che la donna le aveva chiesto «di farle vedere se era diventata “signorina”», come si apprende dalla querela sporta dalla coppia il 9 settembre scorso. Nelle sere successive la bimba trova il coraggio di fornire altri dettagli e circostanzia i singoli episodi di violenza di cui era stata vittima. Di lì a breve si accendono i riflettori della Procura. La piccola nel frattempo ha terminato le elementari, cambiando scuola e allontanandosi da quell’ambiente. Le conseguenze della terrificante esperienza continuano però a farsi sentire: la bimba, infatti, attualmente è in terapia da uno psicologo. La maestra insegna invece nella stessa scuola. Sul punto, i genitori della bambina hanno più volte chiesto, anche via Pec, un incontro con la preside, ma senza esito. Una storia oscura, sulla quale la Procura ha deciso di fare luce e ora, chiuse le indagini preliminari, l’insegnante potrebbe presto essere chiamata a risponderne in tribunale.

Nella foto la scuola primaria “Giuseppe Quarati” di via Paolo Tosti: è qui che la vittima e la sua famiglia hanno conosciuto la maestra

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