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11 Aprile 2022 - 16:27
Orrore al ristorante, cliente spara al cuoco per il "servizio troppo lento"
È stato catturato a Pesaro, nelle Marche, l'uomo sospettato di aver sparato, ieri, all'ora di pranzo ad un giovane cuoco all'interno di un ristorante di Piazza Salotto a Pescara.
Si tratta - spiega la Questura di Pescara - di un 29enne di origine abruzzese, residente all'estero.
«Il servizio troppo lento»
L'indagato, intorno alle 13, come testimoniato anche da un video delle telecamere di sorveglianza esterne, è entrato nel locale, dove l'avevano già visto nei giorni scorsi.
Poco prima si era seduto ad un tavolo e aveva pasteggiato. Poi è entrato dentro, per chiedere altri arrosticini e vino. Ma ha cominciato a lamentarsi in quanto, a sua detta, l'attesa per avere la carne era troppo lunga.
Così la situazione è degenerata
Prima ha sferrato un pugno in faccia al cuoco, poi ha estratto una pistola calibro 22 e gli ha esploso contro diverse pallottole, che hanno raggiunto la vittima, un 23enne di origine dominicana che vive da lungo tempo a Pescara, in diverse parti del corpo.
E poi, quando il ragazzo è stramazzato sul pavimento, lo sconosciuto, che dovrà rispondere di tentato omicidio, ha girato attorno al bancone e ha sparato ancora due colpi, che hanno attinto il malcapitato ad un polmone e ad una vertebra. Cinque i colpi complessivamente esplosi.
Secondo quanto riporta l'Ansa, nel frattempo la vittima - un ragazzo di 23 anni - è stata sottoposta ad intervento chirurgico ed è ricoverata nell'ospedale del capoluogo adriatico.
Le sue condizioni restano gravi
L’aggressione è stata filmata dalle telecamere di videosorveglianza del ristorante che mostrano chiaramente il volto dell'uomo con la pistola.
"Il figuro - scrive la Questura - braccato dalla polizia, nel corso del pomeriggio, dopo essersi rifugiato presso alcuni parenti, a bordo di un taxi si dirigeva sull'A14. direzione nord".
Ricerche condotte insieme ai colleghi di Fermo, Ancona e Pesaro, nonché dei compartimenti della Polstrada di Marche e Abruzzo.
La polizia, una volta che si è messa sulle tracce dell'uomo, ha contattato telefonicamente il tassista, spiegandogli la situazione ed evitando che potesse essere preso come ostaggio se ci fosse stato un blitz.
Alla fine il 29enne è stato bloccato all'interno dell'area di servizio Metauro, in provincia di Pesaro-Urbino. Addosso aveva una pistola semiautomatica che è stata sequestrata e che verrà analizzata per accertarne la corrispondenza con quella che ha sparato nel locale.
Lui è trattenuto negli uffici della Stradale. Indagini coordinate dal procuratore capo di Pescara, Giuseppe Bellelli, e dal sostituto Fabiana Rapino.
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