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13 Aprile 2022 - 15:55
Cinque misure cautelari, 2 custodie in carcere, 2 arresti domiciliari e 1 obbligo di dimora, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili di violenza sessuale aggravata su una ragazzina, sfruttamento della prostituzione minorile e maltrattamenti in famiglia, sono stati eseguiti dalla polizia di Vercelli al termine di un'indagine partita nell'aprile dello scorso anno e coordinata inizialmente dalla locale procura e successivamente da quella torinese.
Gli accertamenti erano stati avviati dalla Squadra mobile di Vercelli nei confronti di una famiglia di etnia rom residente nel centro cittadino poiché i genitori erano sospettati di far prostituire la figlia, una ragazzina tredicenne.
Già dalle prime fasi dell'indagine era emersa una situazione di estremo degrado nella quale la ragazzina ed i suoi fratelli, rispettivamente di 1 e 2 anni, risultavano essere totalmente assoggettati al volere dei genitori, costretti a subire maltrattamenti fisici, frustate e minacce tipo "ti ammazzo, ti brucio gli occhi".
Per questo i tre minori erano stati collocati in protezione e i genitori, un trentanovenne e una quarantenne, entrambi di origine rumena, arrestati per maltrattamenti in famiglia aggravati.
Da ulteriori indagini gli investigatori hanno accertato che la ragazzina, oltre ad essere costantemente maltrattata, veniva regolarmente 'offerta' dai genitori a clienti fidati, spesso anziani vercellesi, in cambio di piccole somme di denaro, tra i 20 e i 50 euro, o altre utilità tra le quali piccole dosi di sostanze stupefacenti. Per tre di loro sono scattate le misure cautelari, due arresti domiciliari e un obbligo di dimora mentre i genitori della ragazzina sono stati raggiunti da una nuova ordinanza cautelare in carcere per sfruttamento della prostituzione minorile.
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