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Ordinanze cautelari clan 167 Arzano: l’avvocato Vannetiello rinuncia alla difesa dei boss

Ordinanze cautelari clan 167 Arzano: l’avvocato Vannetiello rinuncia alla difesa dei boss

Dopo il rifiuto di difendere boss storici quali Maria Licciardi e Luigi Cimmino al momento dei loro arresto, l’avvocato Dario Vannetiello ha rifiutato di difendere anche la frangia criminale arzanese dopo aver rinunciato in questi anni a decine di incarichi importanti. 

“Contattato dagli inquirenti avendo ricevuto la nomina a difensore di fiducia da parte del ritenuto capo clan Pasquale Cristiano e da parte del cognato Vincenzo Mormile, ho dichiarato di non poter accettare atteso che oramai da quasi tre anni come nuovi incarichi professionali accetto solo difese innanzi alla Suprema Corte di Cassazione. Porterò comunque a termine con il massimo impegno i processi di merito relativi a nomine a difensore di fiducia precedentemente formulate, quale ad esempio la difesa di Cristiano Pasquale nel processo afferente a due estorsioni a seguito dell’annullamento disposto dalla Suprema Corte che ha determinato solo pochi giorni orsono la remissione in libertà di Pasquale Cristiano . 

Sono una persona seria ed amo la coerenza, pur consapevole che rinunzio ad esperienze giudiziarie interessanti dal punto di vista sia professionale che economico. Per gli odierni accusati, se lo riterranno, sono disponibile ad assumere la difesa innanzi alla Corte di Cassazione”.

Come si ricorderà, Pasquale Cristiano ha ottenuto sempre ottimi risultati nei processi, se solo si pensa alla sua clamorosa assoluzione dal duplice omicidio al centro estetico, per la quale vi fu richiesta di condanna all’ergastolo.

Stamattina sono state eseguite numerose ordinanze di custodia cautelare nei confronti del clan cosiddetto della “167 di Arzano”. Il ritenuto capoclan Pasquale Cristiano e suo cognato Vincenzo Mormile hanno inteso nominare quale legale di fiducia l’avv. Dario Vannetiello del Foro di Napoli. Il penalista, come già accaduto al momento dell’arresto nei noti boss Maria Licciardi e Luigi Cimmino, ha dichiarato di non accettare, in quanto da circa tre anni, come nuovi incarichi professionali, accetta solo difese innanzi alla Suprema Corte di Cassazione.

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