Rapina Rolex scatenati, due raid in città

NAPOLI. A Napoli è caccia agli orologi di valore, meglio se Rolex, in ogni zona e non soltanto nei giorni della Movida. Lo dimostrano altri 2 episodi, ultimi in ordine di tempo, accaduti in quartieri diversi della città: uno sul lungomare ieri notte e l’altro in piazza Mercato, 4 sere fa, ai danni di un turista inglese. Reati commessi in territori coperti dal sistema di videosorveglianza e anche da telecamere private, cosicché le forze dell’ordine potrebbero risalire ai responsabili. Ma in considerazione della trascorsa flagranza, difficilmente scatterebbero le manette. Sicuramente non del caso accaduto in via Francesco Caracciolo, dove l’uomo aggredito è riuscito a evitare di consegnare ai malviventi il prezioso orologio che aveva al polso.

L’episodio è avvenuto nei pressi di un bar. La vittima aveva appena parcheggiato l’autovettura, scendendo dall’abitacolo e aspettando l’amico che invece è rimasto seduto dal lato del passeggero qualche secondo il più. Gli aggressori si sono avvicinati con atteggiamento minaccioso all’uomo in piedi sul marciapiede, il quale ha capito costa gli stava per capitare e con mossa fulminea si è sfilato il Rolex lanciandolo nell’autovettura. Così ha salvato l’orologio, disorientando i malviventi che hanno perso il momento propizio per portare a termine il colpo. Uno di essi però per vendetta ha colpito con il calcio di una pistola ilo proprietario dell’auto, per fortuna in maniera non grave.

Particolare anche la dinamica dello scippo, trasformatosi in rapina, di un Rolex indossato da un turista inglese. Il cittadino straniero si trovava in piazza Mercato e stava raggiungendo a piedi l’hotel in cui ha soggiornato nella breve vacanza a Napoli quando è stato circondato da 4 o 5 scooter con almeno 7 giovani in sella. In pochi secondi lo hanno completamente accerchiato giungendo a pochissima distanza da lui e uno di essi gli ha strappato con forza l’orologio dal polso. Nel cercare di resistere il britannico ha riportato una contusione al polso, ma ha rifiutato il ricovero e dopo la denuncia è tornato in albergo. Ora è nuovamente in patria.