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Alta tensione a Napoli Ovest, libero il rampollo Esposito jr

Alta tensione a Napoli Ovest, libero il rampollo Esposito jr

Scorribande con pistole, il 18enne si trovava ai domiciliari in comunità. Accusato di armi, il figlio del ras ottiene la messa alla prova

NAPOLI. Per qualche tempo sarà costretto a rigare dritto, dimostrando ai giudici di aver imparato la lezione e di essersi socialmente riabilitato. Massimiliano Giuseppe Junior Esposito, 18enne figlio del capoclan di Bagnoli “’o scognato”, intanto ha però evitato la stangata e, dopo diversi mesi trascorsi agli arresti domiciliari in comunità, ieri mattina è tornato di nuovo completamente libero. Il gip del tribunale per i Minorenni - all’epoca dei fatti l’imputato non aveva ancora compiuto 18 anni - ha infatti accolto l’istanza avanzata dai difensori del rampollo, gli avvocati Antonio Abet e Andrea Lucchetta, concedendo al giovane presunto pistolero la messa alla prova. Con il verdetto del giudice Polito si è così concluso il processo di primo grado celebrato con il rito abbreviato. Massimiliano Junior Esposito dovrà, da qui ai prossimi mesi, dedicarsi ad attività sociali per diversi giorni a settimana e qualora l’iter riabilitativo dovesse avere esito positivo il reato contestatogli sarà definitivamente estinto. La stessa Procura minorile, sposando la linea difensiva, già nel corso dell’udienza preliminare aveva dato il proprio consenso alla messa alla prova, concedendo al 18enne di Bagnoli una seconda possibilità di riscatto. Ottenuto il favorevole verdetto, già ieri il figlio del capoclan Massimiliano Esposito ha così potuto lasciare gli arresti domiciliari, facendo ritorno nel proprio quartiere di origine.

Poche settimane fa, vale la pena ricordarlo, anche il padre ras era stato scarcerato dopo circa due anni di ininterrotta detenzione: “’o scognato” deve però ancora scontare alcuni mesi di pena agli arresti domiciliari. La cattura di Massimiliano Giuseppe Junior risale alla fine dell’estate scorsa. Negli ultimi mesi la sua presenza nel quartiere era diventata tanto ingombrante quanto scomoda. Il figlio 18enne del capoclan “’o scognato”, a bordo della sua moto e scortato da alcuni fedelissimi aveva preso la pessima “abitudine” di pattugliare le strade di Bagnoli e Fuorigrotta, facendosi notare con corse ad alta velocità e rocambolesche impennate: il tutto veniva poi dato in pasto ai social, dove il giovane aspirante malvivente vanta tra l’altro un considerevole seguito. Ma quella spavalderia non è passata inosservata né agli occhi dei residenti né delle forze dell’ordine.

Tra gennaio e fine agosto, infatti,il rampollo si è reso protagonista di due tentativi di fuga, con tanto di possesso di arma da fuoco, e alla fine la magistratura ha deciso di presentargli il conto. Ricercato da fine agosto sulla scorta di un ordine di cattura emesso dal tribunale per i Minorenni, Esposito Junior a metà settembre ha deciso di consegnarsi, presentandosi al commissariato San Paolo. Anche il suo ingresso negli uffici di polizia di piazzale Tecchio è stato comunque in linea con il personaggio che il rampollo ha costruito di sé negli ultimi mesi. Prima di entrare, infatti, il 18enne si è voltato verso il suo accompagnatore e a favore di smartphone ha mostrato il dito medio. Lo scatto è stato poi pubblicato sul profilo TikTok di Esposito, con tanto di commento al vetriolo: “Alla faccia tua”. Un messaggio che inquirenti e investigatori ritengono sia stato rivolto a Yuseff Aboumouslim, fedelissimo del clan Esposito poi pentitosi. Tornando invece al rampollo, gli inquirenti avevano ipotizzato che la pistola sequestrata dalla polizia e trovata all’interno del sottosella di uno scooter di proprietà di un suo familiare fosse a lui riconducibile. Ad ogni modo il 18enne non potrà più commettere passi falsi

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