Speciale elezioni
03 Maggio 2022 - 13:02
Era diventato lo chef di un rinomato ristorante italiano all'interno di un albergo di lusso di Saint-Raphaël, località della Costa Azzurra poco distante da Cannes. La sua specialità era il polpo alla luciana, ricetta tipica della cucina napoletana che prende il nome dal borgo di Santa Lucia.
Lo chef napoletano che dirigeva la cucina del ristorante "Alberto", però, era un latitante di camorra, che da 14 anni sfuggiva all'arresto, considerato attiguo al clan camorristico Mallardo di Giugliano in Campania (Napoli).
Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di scoprire la seconda vita di Antonio Cuozzo Nasti, 56 anni, arrestato dai Carabinieri di Giugliano in un'operazione svolta nell'ambito del progetto europeo "@On", curato dalla Dia e in collaborazione con il Servizio di Cooperazione internazionale di Polizia e la Polizia nazionale francese.
Cuozzo Nasti viveva sotto falso nome e si era dedicato alla sua passione, la cucina, con ottimi risultati al punto che il direttore dell'hotel aveva affidato allo "chef napoletano" la direzione della cucina del ristorante "Alberto", definito sul sito ufficiale "un concentrato di raffinatezza per gli occhi e per le papille gustative".
Non solo cucina napoletana però: nella descrizione del ristorante viene decantata anche la carbonara "cucinata a regola d'arte, senza panna né pancetta", ma con "guanciale, tuorlo d'uovo, pecorino e basta".
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo