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04 Maggio 2022 - 17:26
Una lettera di preavviso di dimissioni è stata scritta da 25 medici del pronto soccorso dell'ospedale Cardarelli di Napoli. I medici, spiega Pino Visone delegato aziendale della Fp-Cgil al Cardarelli, «scrivono dignitosamente che sono venute meno le condizioni per svolgere il loro lavoro, cioè assistere e curare dignitosamente i loro pazienti».
Il sindacato ha tenuto un presidio questa mattina davanti all'ingresso del pronto soccorso del Cardarelli «per esprimere solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori del comparto e della dirigenza, che con senso di abnegazione e spirito di sacrificio prestano la loro attività, ma soprattutto ai cittadini che sperimentano sulla loro pelle questa inaccettabile situazione».
La Fp Cgil chiede inoltre «un incontro urgente al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e al prefetto di Napoli Claudio Palomba». Visone spiega che «l'urgenza è in condizioni critiche gravissime, sia qui che nel resto del Paese, e il problema non nasce oggi ma il Covid lo ha esasperato. Chiediamo che si prendano delle decisioni importanti che mettano in condizione di superare questa fase di disagio, in attesa che entrino in funzione interventi a medio e lungo termine. Serve un cambiamento del governo degli ospedali, dal pronto soccorso ai reparti. I pronti soccorso scontano il fatto di essere quasi dei corpi separati dal resto dell'ospedale, chiediamo che questo cambi».
Sulla situazione specifica del Cardarelli, la Fp-Cgil Campania ha segnalato nei giorni scorsi come nella sera tra il 30 aprile e il 1° maggio al pronto soccorso dell'ospedale Cardarelli si siano registrati 172 pazienti in area critica di emergenza, comprendente pronto soccorso, triage e osservazione breve intensiva.
«Una situazione - sostiene il sindacato - che rappresenta il risultato di cause esterne e di cause organizzative interne all'azienda, una situazione vergognosa che dovrebbe interrogare le coscienze di tutti. La presenza di 172 pazienti in pronto soccorso, che sono pari a un numero di posti di un ospedale di media grandezza, con un numero ridotto di personale rispetto al reale fabbisogno e al carico di lavoro, determina un'incapacità oggettiva di garantire sicurezza con gravi difficoltà assistenziali».
Intanto la Direzione strategica dell'Azienda ospedaliera "Antonio Cardarelli" di Napoli, in merito «all'iperafflusso che in questi giorni sta rendendo particolarmente impegnativa la gestione dei percorsi di pronto soccorso», rende noto di aver «attivato ogni possibile provvedimento atto a decongestionare il Dea e ripristinare in tempi brevi la normale attività».
Il direttore generale Giuseppe Longo spiega: «Ci siamo attivati sia nei riguardi della nostra organizzazione interna, con l'obiettivo di rendere possibile il maggior numero di trasferimenti dal Pronto Soccorso ai vari reparti, sia di concerto con la rete dell'emergenza territoriale 118 per favorire il trasferimento di pazienti verso altre strutture del territorio».
Obiettivo della Direzione strategica «resta sempre quello di consentire all'area di emergenza-urgenza del Cardarelli di proseguire in un'attività fondamentale per i bisogni di salute dei cittadini, anche in condizioni di pressione straordinaria. Siamo consapevoli dell'enorme lavoro che grava su tutto il personale, al quale va il nostro ringraziamento, e non smetteremo mai di impegnarci per fare in modo che questa Azienda ospedaliera sia sempre più attrezzata per fare fronte anche a situazioni di straordinario afflusso».
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