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06 Maggio 2022 - 17:25
«Auspichiamo un'intesa con la Regione nell'ottica del rinnovo del protocollo. Come Scuola di Medicina ci siamo offerti di dare una mano, noi siamo a disposizione anche perché avendo una struttura a padiglioni potremmo accogliere le ambulanze direttamente all'interno dei padiglioni e dunque, se si creasse, e si può fare, un'ipotesi di intesa organizzativa a slot in accordo con il Cardarelli alcune specialità potrebbero venire da noi o potremmo dividerci la casistica e sgravare così il Cardarelli dal sovraffollamento». Lo ha detto Maria Triassi, presidente della Scuola di Medicina dell'Università Federico II, in relazione alla difficile situazione degli accessi all'ospedale Cardarelli che si registra da alcuni giorni, a margine del convegno su “Criticità e prospettive della sanità in Campania".
Ai cronisti che chiedevano una replica alle parole del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, rispetto alla realizzazione del pronto soccorso al Policlinico federiciano, Triassi ha risposto: «Il governatore ha detto che non si fa domani, non che non si fa» ed ha sottolineato che il pronto soccorso «è un'esigenza che nasce dalla sussistenza della specializzazione per la formazione dei giovani e degli specialisti. Il pronto soccorso in sede è un requisito per la sopravvivenza delle specializzazioni e ad oggi la cittadella universitaria è sotto utilizzata anche per mancanza di personale su cui andrebbe fatto un investimento così da ampliare la possibilità dell'offerta anche a disposizione delle emergenze».
Rispetto al caso Cardarelli, Triassi ha evidenziato che «si sta facendo il massimo per risolvere la situazione per la quale non darei la colpa ai dirigenti anche perchè è indubbio che l'emergenza covid ha acuito una criticità senza dimenticare che scontiamo anche 20 anni di commissariamento e di blocco delle assunzioni».
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