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12 Maggio 2022 - 07:56
Azzerata una base di spaccio di cocaina e hashish alla Torretta, in manette il 43enne Vincenzo Mastroianni
NAPOLI. Nonostante le numerose operazioni di polizia, gli affari criminali tra i vicoli della Torretta continuano a procedere a gonfie vele. Gli uomini in divisa non hanno però alcuna intenzione di mollare la presa e, grazie a un pattugliamento mirato, arrestano un presunto spacciatore, trovato in possesso di alcune dosi di droga pronte alla vendita nel fortino del clan Frizziero. L’intervento risale a martedì pomeriggio e ha visto entrare in azione gli agenti del commissariato San Ferdinando, i quali durante un servizio di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, nel transitare in via Camillo Cucca, a due passi dalla riviera di Chiaia, hanno notato un uomo che, uscito da un palazzo, è salito in sella ad uno scooter. I poliziotti lo hanno raggiunto e bloccato trovandolo in possesso di due involucri di cocaina del peso di 0,33 grammi. Gli agenti, poco dopo, hanno notato un altro uomo che faceva ingresso nel medesimo palazzo e, dopo averlo seguito, hanno notato che ad attenderlo sul pianerottolo di un’abitazione c’era una persona che, in cambio di una banconota, gli aveva consegnato qualcosa.
Gli agenti hanno raggiunto e bloccato sia l’acquirente e anche in questo caso non sono mancate le cattive sorprese: l’uomo è stato trovato infatti in possesso di un involucro di hashish del peso di 0.91 grammi, che lo spacciatore il quale nel frattempo si era barricato in casa. Vincenzo Mastroianni., 43enne della zona con precedenti di polizia, è stato così arrestato per cessione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente mentre gli acquirenti sono stati sanzionati per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale. Le indagini sul caso potrebbero però non essere ancora del tutto chiuse. Preso atto del fatto che Mastroianni fosse il gestore di fatto della piazza di spaccio, resta da capire quale potrebbe essere il suo ruolo nello scacchiere criminale del rione.
Il 43enne, pur essendo già da tempo noto alle forze dell’ordine, non ha alle spalle condanne per mafia. Il presunto capopiazza ha però diversi contatti e conoscenze all’interno del gruppo Frizziero, circostanza, quest’ultima, che sta spingendo gli investigatori ad approfondire la faccenda: non foss’altro che ormai da qualche tempo la storica famiglia di mala della Torretta è tornata a dettare legge nel quartiere, continuando ad alimentare l’antica rivalità con il clan Piccirillo. Dati per sconfitti e allontanati dal quartiere dagli uomini del clan Piccirillo, i Frizziero si sarebbero dunque presi la rivincita. Anzi, secondo gli investigatori più esperti, la Torretta è una zona completamente ribaltata da un punto di vista malavitoso, come conferma tra l’altro il recente arresto del ras Rosario Piccirillo “’o biondo”, tornato dietro le sbarre per scontare un residuo di pena dopo un breve periodo trascorso a piede libero. Nel frattempo anche la base dei Frizziero a Fuorigrotta avrebbe ripreso vigore, contribuendo al cambio di scenario in un vasto territorio: da Chiaia a piazzale Tecchio, metro più metro meno. Proprio i Frizziero, come confermano alcune scottanti recenti inchieste giudiziarie, da qualche tempo sarebbero tornati a imporre anche il racket nella zona di Fuorigrotta.
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