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17 Maggio 2022 - 07:00
Due aggressioni in meno di 24 ore: «Qui rischiamo di morire per nulla»
NAPOLI. La cartolina di Napoli si tinge sempre più di rosso sangue. A poche ore di distanza dal brutale accoltellamento consumatosi nel tardo pomeriggio di domenica allo Scoglione di Posillipo, a tenere banco c’è anche una seconda aggressione. Una rissa a colpi di casco, avvenuta in pieno giorno sulla spiaggia delle Monache, sempre a Posillipo. In questo secondo caso non si tratterebbe però di una lite tra gruppi di giovanissimi, bensì di un regolamento di conti - per motivi ancora da accertare - che ha visto protagonisti due singoli individui. La feroce aggressione è stata tra l’altro immortalata in un video che fin dalle prime ore di ieri ha letteralmente fatto il giro dei social, diventando virale. Le immagini mostrano un uomo corpulento che, armato di casco, si lancia con determinazione contro l’obiettivo designato. Il malcapitato, resosi conto di essere spalle al muro, tenta di mettersi in salvo gettandosi in acqua, ma l’aggressore non molla la presa e, tuffatosi anch’egli in a mare, gli tira un primo colpo.
A quel punto la colluttazione prosegue a mani nude per diversi secondi: il tutto davanti agli occhi terrorizzati di decine di bagnanti. «Immagini brutali con due soggetti che se le danno di santa ragione davanti a tutti, compresi i bambini, rischiando anche di annegare. Una violenza inaudita con un sottofondo inquietante di persone che incitano uno dei due a colpire sempre più forte tra le urla dei presenti e il terrore soprattutto dei più piccoli. Per loro è uno spettacolo normale e forse anche divertente, per noi è tutto inaccettabile. Viviamo tra cavernicoli che ti picchiano o aggrediscono o anche ti ammazzano per nulla.
Questa deriva va fermata», è il commento del consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli. Il video è stato intanto acquisito dalle forze dell’ordine, che stanno indagando per cercare di risalire al responsabile dell’assurdo pestaggio. Prosegue invece a passo spedito l’inchiesta della Squadra mobile sull’accoltellamento consumatosi intorno alle 19 di domenica allo Scoglione di Marechiaro. Nel mirino del branco era finito un gruppetto di ragazzini e il bilancio del raid è stato pesantissimo: i fendenti hanno infatti colpito non soltanto due minorenni, ma anche un terzo giovanissimo: un 18enne del rione Sanità, che per fortuna è riuscito a cavarsela con una prognosi di quindici giorni e qualche punto di sutura. Restano invece ancora critiche le condizioni del 16enne di vico Nocelle e del 17enne di viale dei Gesuiti. I due, trafitti da diverse coltellate nella zona addominale, sono ricoverati, rispettivamente, al Fatebenefratelli e al San Paolo, ma fortunatamente nessuno di loro è più in pericolo di vita. Il branco sarebbe stato composto da sette o otto giovanissimi, mentre il ferimento è stato poi compiuto solo da due di loro. La gang si sarebbe poi allontanata da Marechiaro in selle a tre motorini, immortalati forse dalle telecamere della zona. Ieri la polizia ha fermato il primo sospettato: il presunto accoltellatore. Si tratta di un 16enne figlio di un ergastolano del clan Lo Russo
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