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18 Maggio 2022 - 07:00
Esplosi 15 colpi di pistola in via Palazziello, il commando voleva uccidere
NAPOLI. Quindici colpi di pistola per uccidere il 44enne cognanto del boss Alfredo Vigilia “’o nir”, a dimostrazione della tensione da allarme rosso con i Grimaldi. A Soccavo è di nuovo guerra e ieri pomeriggio c’è mancato poco che il tentativo di omicidio riuscisse. Antonio Ernano deva la vita alla sua velocità di pensiero e alla rapidità con cui è scappato dalla macchina in cui si trovava con la moglie, alle 18 e 30 in Vicinale Palaziello. È stato così rapido nel fuggire che un solo proiettile lo ha centrato, al gluteo destro.
Eppure anche gli altri 14 avevano lui come bersaglio. Le indagini (condotte dai poliziotti del commissariato San Paolo e della Squadra mobile della questura) hanno imboccato decisamente la pista dello scontro tra i Vigilia e i Grimaldi, ripresa dopo Pasqua scorsa con una sparatoria in via Bottazzi e continuata due giorni dopo con un raid armato in via Palaziello. Ieri l’allarme è scattato con una telefonata anonima e in pochi minuti la polizia ha raggiunto la zona, considerata la roccaforte del clan Vigilia. Nel frattempo, accompagnato da un amico, Antonio Ernano era giunto al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo. I medici per precauzione gli hanno consigliato il ricovero, ma mai il ferito è stato in pericolo di vita. Gli investigatori hanno ricostruito con precisione la dinamica dell’agguato. Antonio Ernano era in auto con la moglie quando si è insospettito notando dallo specchietto retrovisore 2 uomini che comparsi improvvisamente dietro alla vettura. Così ha frenato e si è catapultato fuori dall’abitacolo, fuggendo a piedi mentre gli sparavano contro.
Attimi drammatici si sono vissuti in Vicinale Palaziello, ma il 44enne se l’è cavata più che bene. La Scientifica infatti ha trovato a terra e sequestrato ben 15 bossoli calibro 7 e 65, presumibilmente partiti da una sola pistola. L’agguato segue di poco più di 2 settimane un “botta e risposta” tra esponenti dei clan Grimaldi-Scognamillo e Vigilia, un tempo uniti sotto la bandiera del boss Ciro “Settirò”. Prima la sparatoria nei pressi dell’abitazione di Vincenzo Pugliese detto “Roccocò” in via Bottazzi, zona sotto l’influenza dei Grimaldi; poi un raid armato contro un insediamento abitativo in via Palazziello. In quest’ultimo caso fonti confidenziali arrivate all’orecchio della polizia indicavano in 2 giovani della famiglia Vigilia i destinatari dell’intimidazione.
Nel primo caso nessuno è rimasto ferito, nel secondo c’è qualche dubbio perché in zona la Scientifica ha trovato qualche traccia di sangue. Comunque negli ospedali non si è presentato nessuno. Non è ancora chiaro quale scintilla abbia provocato la rottura tra i gruppi, che sembravano aver raggiunto una tregua dopo la scissione culminata nell’omicidio di Pasquale Vigilia nel 2012. Per gli investigatori sarebbe successo qualcosa di recente a incrinare l’equilibrio del quartiere, probabilmente poco prima di Pasqua. Forse un contrasto, è l’ipotesi maggiormente considerata, per il controllo delle piazze di droga e delle zone per il “pizzo”.
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