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Franceschini: «20 milioni per il recupero del complesso dei Girolamini»

Franceschini: «20 milioni per il recupero del complesso dei Girolamini»

«La fase processuale» relativa al «sacco» dei Girolamini, il furto di migliaia di libri antichi dalla Biblioteca monumentale dei Girolamini di Napoli, «è tuttora in corso e dopo 10 anni ancora non si conclude. Questa per me è una ragione di sconforto e di amarezza perdurante». Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo, intervenuto questa mattina alla conferenza stampa tenuta dal ministro della Cultura Dario Franceschini nella Biblioteca dei Girolamini, per la quale ieri la Procura di Napoli ha disposto il dissequestro.

«È come se la giustizia si considerasse in una dimensione atemporale ed estranea alla domanda sociale di giustizia su fatti così rilevanti per la vita di una città come Napoli, per la quale il Complesso dei Girolamini e la Biblioteca in particolare rappresentano un'espressione iconic», ha aggiunto Melillo, che da procuratore di Napoli ha seguito le indagini che hanno permesso il recupero di molti dei libri trafugati. 

«A Napoli c'è un problema serissimo di effettività della conservazione del patrimonio culturale gestito dal Fec». Melillo ha ricordato la vicenda del Salvator Mundi, realizzato da un allievo di Leonardo da Vinci nel secondo decennio del XVI secolo, rubato dal Convento dei Padri domenicani nella Basilica di San Domenico Maggiore a Napoli e ritrovato due anni dopo, il 16 gennaio 2021.

Un dipinto, ha sottolineato Melillo, «che era in condizioni di scarsa conservazione e protezione. Questo è un tema delicatissimo. Abbiamo iniziato un lavoro con il ministro dell'Interno che dovrà proseguire».

FRANCESCHINI. «Questa è una storia di riscatto e di giustizia». Così il ministro della Cultura Dario Franceschini ha definito la riapertura della Biblioteca dei Girolamini. Le indagini dei magistrati napoletani hanno portato alla condanna in via definitiva per l'allora direttore della biblioteca, Marino Massimo De Caro. A testimonianza dell'avvenuto "sacco", alcuni scaffali della splendida Sala Giambattista Vico della Biblioteca monumentale presentano ampi spazi vuoti.

«Mi piacerebbe che restassero così - ha detto il ministro - e che nel riordino che sarà fatto non vengano ricomposti. In questo modo ricorderanno per sempre cosa è avvenuto, perché nella storia non vanno dimenticate le parti dolorose». Franceschini ha definito senza esitazione il Complesso dei Girolamini «uno dei luoghi più belli d'Italia e del mondo» e ha espresso la volontà di «lavorare sempre di più con la Direzione Musei e la Direzione Biblioteche sulla valorizzazione delle biblioteche come luoghi di studio ma anche come luoghi di visita per i turisti».  

«È stato fatto un lavoro importante in questi anni partendo dall'episodio doloroso e incredibile del furto di libri. Oggi i Girolamini sono un complesso monumentale autonomo, hanno maggiore autonomia, sono state messe risorse importanti, più di 20 milioni per il recupero. Si può fare di più per renderlo fruibile, lo faremo non solo per la chiesa, ma anche l'archivio musicale, la chiesa, la quadreria. Qui c'è veramente la bellezza culturale tutta insieme» ha detto il ministro.

MANFREDI. «Il “sacco" della Biblioteca dei Girolamini è stato una ferita importante e pesante per la città, una grande ferita che va rimarginata e che si sta rimarginando con il grande impegno della Procura, del Ministero e una grande cooperazione con il Comune e l'Università». Così Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli.

«Questo luogo è uno scrigno d'arte, un luogo di cultura e di sapere - ha aggiunto Manfredi - e un punto di riferimento per la cultura napoletana per tanti secoli. È una giornata molto importante perché stiamo finalmente restituendo alla città i Girolamini, abbiamo sbloccato questo cantiere a inizio anno e si lavora a grande velocità. Penso che per l'anno prossimo finalmente i Girolamini saranno restituiti alla città e ai tanti turisti e napoletani».

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