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30 Maggio 2022 - 13:20
Non è più in pericolo di vita il 18enne Castrese D'Alterio, uno dei quattro giovani feriti nella sparatoria avvenuta sabato sera a Qualiano, in provincia di Napoli. D'Alterio è uno dei due giovani che sono stati feriti più gravemente insieme a un altro 18enne, Michele Di Palma; quest'ultimo è ancora ricoverato in coma farmacologico e permane in pericolo di vita.
Intanto il gip del Tribunale di Napoli Nord Vera Iaselli ha fissato per domani, martedì 31 maggio, alle ore 11 l'interrogatorio di garanzia per la convalida del fermo di Marco Bevilacqua, 37enne bloccato ieri mattina dai Carabinieri in quanto ritenuto l'autore del ferimento di 4 ragazzi. Bevilacqua, difeso dall'avvocato Nunzio Mallardo, deve rispondere di tentato omicidio plurimo, porto di arma comune da sparo e rapina aggravata.
Secondo la ricostruzione dei Carabinieri che hanno indagato sull'accaduto, Bevilacqua avrebbe prima rubato una pistola a una guardia giurata minacciandola con un coltello, poi in sella a una bici elettrica si sarebbe recato davanti al bar in via Fratelli Rosselli, esplodendo almeno 6 colpi e ferendo 4 giovani, tutti tra i 19 e i 18 anni. Di questi, due hanno riportato ferite gravi. Al momento il 18enne Michele Di Palma è ricoverato in coma farmacologico e permane in pericolo di vita, mentre il coetaneo Castrese D'Alterio da stamattina non è più ritenuto in pericolo di vita.
Bevilacqua è stato identificato e fermato nel giro di poche ore e al termine dell'interrogatorio del pm di Napoli Nord Giuseppe Vitolo, nel quale si è avvalso della facoltà di non rispondere, è stato portato nel carcere di Poggioreale a Napoli.
Nel 2006 Bevilacqua è stato arrestato per l'omicidio del padre dell'allora compagna, 47enne ucciso a Scafati in provincia di Salerno. Per l'omicidio è stato condannato dalla Corte d'Assise di Appello di Salerno nel 2008 a 14 anni e 4 mesi di reclusione, sentenza divenuta irrevocabile nel febbraio 2009. Dopo aver trascorso diversi anni in carcere è poi tornato in libertà.
Nel 2016 è stato nuovamente arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, stavolta a Qualiano dove nel frattempo si era trasferito, al termine di un inseguimento continuato per ben 10 chilometri dopo essere scappato a un posto di controllo dei Carabinieri.
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