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31 Maggio 2022 - 07:43
Due sorelle di 24 e 17 anni ferite al volto dopo la lite sui social. Caccia ai sei del branco
NAPOLI. Un agguato in piena regola. Al posto del piombo dei proiettili, hanno però utilizzato del micidiale acido. Un liquido altamente corrosivo, che senza alcuna esitazione hanno lanciato verso il volto degli obiettivi designati: due sorelle di 24 e 17 anni, Elena e F.S., le quali, senza neanche avere il tempo di capire cosa fosse successo, si sono ritrovate con la pelle corrosa e dei bruciori lancinanti. Medicate all’ospedale Cardarelli, le giovani vittime sono state poi dimesse ieri mattina. Le indagini, grazie anche alla loro testimonianza, sembrano però aver già imbeccato una strada ben precisa: dietro il raid ci sarebbe infatti un regolamento di conti scaturito da questioni di gelosia - un ragazzo contesto - e i primi scontri erano già avvenuti alcuni giorni prima sui social network.
La dinamica dell’orrenda aggressione è piuttosto chiara ai poliziotti della Squadra mobile che stanno indagando sul caso. Le due giovani stavano camminando lungo corso Amedeo di Savoia, quando intorno all’una e mezza sono state raggiunte da tre scooter guidati da tre uomini e con altrettante ragazze in sella. Una di queste ha lanciato contro di loro dell’acido contenuto in una bottiglietta. Vit time due sorelle di 24 e 17 anni che sono rimaste ustionate: medicate e dimesse dopo qualche ora, i loro volti hanno però riportato delle ustioni piuttosto serie. Corso Amedeo di Savoia è una strada che dal centro città conduce a Capodimonte, e il sabato e la domenica è solitamente molto trafficata: più di qualche testimone sembra infatti aver assistito alla scena.
Le due ragazze avevano trascorso la serata con alcune amiche e si stavano dirigendo verso casa, in vicoletto dei Cinesi, nel cuore del rione Sanità, quando è avvenuta l’aggressione. Sono state raggiunte da alcuni sconosciuti in un tratto dove ci sono pochi negozi. Le loro urla di dolore hanno richiamato l’attenzione di alcune persone. Soccorse, sono state subito portate con un’autoambulanza all’ospedale Cardarelli dove hanno trascorso la notte nel reparto “grandi ustioni”: la sorella maggiore, che è anche madre di una bimba, ne ha riportate alla guancia sinistra e a un braccio, mentre la minore alla guancia destra e al naso.
Nella tarda mattinata hanno poi lasciato l’ospedale per recarsi in questura, dove hanno formalizzato una denuncia e hanno raccontato agli investigatori quanto accaduto. Ad indagare sono gli agenti della Squadra Mobile. Stando alle prime ipotesi investigative, la vittima designata del commando sarebbe stata la maggiorenne. Quello di domenica notte è purtroppo solo l’ultimo di una serie di gravi fatti di violenza che sono accaduti in città negli ultimi giorni.
Per questo motivo il sindaco Gaetano Manfredi ha concordato con il prefetto Claudio Palomba la convocazione immediata di una riunione del Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica. La riunione si terrà mercoledì: «La sicurezza in città - ha spiegato il primo cittadino - rappresenta una priorità per l’Amministrazione, soprattutto alla luce degli ultimi casi di cronaca. Il tavolo di confronto e la conseguente azione - ha aggiunto - è divenuto urgente per dare risposte al territorio, come già sta facendo il Comune con gli interventi massivi messi in campo dalla polizia municipale nei diversi quartieri cittadini maggiormente frequentati». Ma sulla sicurezza in città è polemica. Secondo il consigliere regionale della Lega, Severino Nappi, Napoli è «come Kabul, con un’escalation di violenza e di criminalità impressionante e senza freni. Quanto si sta registrando nella terza città d’Italia e nella sua provincia - ha aggiunto - è intollerabile e non si può consentire oltre». La caccia all’ennesimo branco di giovani aggressori è intanto già scattata
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